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Camusso, a settembre sciopero generale lavoro pubblico

“Con la manifestazione nazionale di oggi (ieri, n.d.r.) a Roma in piazza Vidoni, indetta dalle categorie del pubblico impiego di Cgil e Uil, abbiamo dato il via a una fase di mobilitazione che riguarderà tutto il paese e che culminerà a settembre con lo sciopero generale del lavoro pubblico, contro l’ennesima manovra che colpisce ancora una volta i cittadini, i lavoratori e la pubblica amministrazione”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

“Sempre di più – aggiunge il numero uno della Cgil – il governo si accanisce contro i soggetti deboli, salvaguardando al contempo le grandi ricchezze e le spese superflue, con un’operazione fatta d soli tagli lineari che colpiscono il servizio sanitario nazionale, il welfare locale, l’istruzione, l’università e la ricerca, così come settori nevralgici della sicurezza e della giustizia, che apre la strada a pericolosi processi di privatizzazione di vitali funzioni pubbliche. Una manovra – prosegue Camusso – fatta semplicemente contro il lavoro, che determina migliaia di esuberi e che rischia di creare un’ulteriore divisione tra lavoratori pubblici e privati oltre che ulteriore disoccupazione in tutti i settori”.

“Non ci troviamo, quindi, – conclude il segretario generale della Cgil – di fronte ad una ‘revisione della spesa’ per tagliare gli sprechi, come avremmo voluto, ma ad un insieme di tagli drastici e insostenibili che il Paese non potrà reggere. Per questo è necessario aprire un vero confronto, ripartendo dai contenuti dell’intesa sul lavoro pubblico firmata il 3 maggio. Altrimenti la spending review produrrà solamente risultati marginali dal punto di vista della tenuta dei conti ed effetti devastanti per gli italiani”.

(FONTE: www.rassegna.it)


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