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I permessi per il diritto allo studio nella Circolare n. 12/2011

di G. Crepaldi (www.ilpersonale.it 23/12/2011)

Le progressioni economiche e professionali attuate nel corso degli ultimi anni hanno contribuito a dare un riconoscimento alla professionalità maturata dai dipendenti nel corso della vita lavorativa all’interno delle amministrazioni ma, tuttavia, hanno prodotto degli squilibri, portando anche il personale privo di formazione universitaria a ricoprire posizioni professionali elevate, posizioni alle quali dall’esterno si poteva accedere solo se in possesso di titolo di studio universitario.
La formazione universitaria dei dipendenti pubblici ha assunto particolare importanza nell’ambito delle più recenti riforme dei processi di progressione interna attuate dal Ministro Brunetta: tali riforme hanno imposto la regola del pubblico concorso ed il possesso di un titolo di studio in capo a tutti i concorrenti, esterni o interni.

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