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Stretta sui vitalizi dei parlamentari: dal 2012 si passerà al sistema contributivo

Sarà introdotto dal 1 gennaio prossimo, come annuncia una nota congiunta delle due Camere. Il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e a quello dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.

Il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani e il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, si sono incontrati oggi, assieme ai rispettivi Collegi dei Questori, con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, e hanno comunicato al governo la volonta’ di procedere entro la fine dell’anno, nell’ambito dell’autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dal nostro ordinamento, ad una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi. Lo rende noto un comunicato congiunto di palazzo Madama e Montecitorio.

In forza di tale modifica dal 1° gennaio 2012 sara’ introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalita’ dei lavoratori. Tale sistema operera’ per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare.

Sempre dal 1° gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sara’ possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di eta’ per chi abbia esercitato il mandato per piu’ di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di eta’ per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.

(FONTE: Adnkronos)


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