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P.a: Cgil, iniziative Cisl e Uil segnino discontinuità

Le iniziative di mobilitazione indette dalla Uil e dalla Cisl nel pubblico impiego “segnino una effettiva discontinuità di queste organizzazioni sindacali verso una politica che si è accanita pesantemente contro il sistema pubblico, sia per quanto riguarda il pubblico impiego che per i settori della conoscenza, e che è andata contro l’occupazione in questi settori”. E’ quanto auspica il responsabile del dipartimento dei settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, in merito alle iniziative annunciate oggi (12 ottobre) dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, e allo sciopero della Uil per il pubblico impiego in programma il 28 ottobre.

Dopo la manifestazione della Cgil dell’8 ottobre, aggiunge il dirigente sindacale, “che ha visto a Roma migliaia di lavoratori protestare contro le misure del governo nel pubblico, salutiamo positivamente le iniziative di Cisl e Uil augurandoci che possa riprendere un percorso unitario che non può che partire dalla netta contrarietà con le politiche di questo governo contro i lavoratori pubblici”. Un augurio che Gentile allarga anche al fatto che “nel rispetto degli accordi firmati, si possa procedere a marzo del prossimo anno al rinnovo delle Rsu in tutte le pubbliche amministrazioni e all’accertamento della rappresentatività dopo 4 anni di blocco”.

“Siamo sicuri – prosegue – che nessuna organizzazione sindacale possa aver timore di misurare il consenso tra i lavoratori pubblici sulle politiche che ha intrapreso in questi anni, né possa inseguire nel sistema pubblico quanto portato avanti dal governo con l’articolo 8 della manovra: sarebbe una inaccettabile e grave violazione di legge”. In caso contrario, fa sapere Gentile, “la Cgil preparerà le sue liste e, nel rispetto dell’accordo quadro firmato, adempierà a quanto definito in quella sede, procedendo se necessario ad indire le elezioni delle Rsu in tutti i posti di lavoro delle pubbliche amministrazioni per misurare il consenso, chiamare i lavoratori all’esercizio delle prerogative democratiche e eleggere i propri rappresentati per la contrattazione di secondo livello”

(FONTE: www.rassegna.it)


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