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Il Commento - Operativi i nuovi incentivi del nuovo codice degli appalti. Analisi dei cambiamenti
Con il nuovo Codice degli appalti vengono meno gli incentivi definiti dal d.l. n. 90/2014 e dei regolamentati adottati dalle amministrazioni
di V. Giannotti (www.ilpersonale.it 26/4/2016)
Il Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n.50, avente ad oggetto “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19/04/2016 con entrata in vigore nello stesso giorno. A partire da tale data, pertanto, vengono meno gli incentivi definiti dal d.l. n. 90/2014 e dei regolamentati adottati dalle amministrazioni. Trattasi di incentivi disposti dalla legge i quali fanno sorgere in capo ai dipendenti che vi partecipino, un vero e proprio diritto soggettivo alla loro corresponsione (Cass. Sez. Lavoro n. 13384/2004), fermo restando l’obbligo da parte dei Comuni di regolamentare la materia previa contrattazione dei criteri. La nuova normativa prevista dall’art.113 del nuovo codice, aprirà sicuramente ad una serie di interventi della magistratura contabile, intervenuta ogni volta che vi è stato un cambiamento sulla rimuneratività del personale tecnico. E’ possibile, in via preliminare, evidenziare i diversi impatti che si avranno con il citato cambiamento immediatamente operativo.
Videoconferenza in diretta a cura dell’Avv. Alessandro Massari
Lunedì 2 Maggio 2016 – dalle 10.00 alle 12.00
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