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Manovra: medici contrari, chiedono uscita da pubblico impiego

Riunione intersindacale a Roma. Si profilano scioperi e azioni di protesta

Un nuovo stato giuridico e l’uscita dal pubblico impiego. Sarebbero queste le richieste in cantiere dei medici del Servizio sanitario nazionale. Da quanto trapela dalla riunione dell’Intersindacale in corso a Roma, i camici bianchi che lavorano per il servizio pubblico, che si sentono particolarmente colpiti dalle ultime Manovre economiche approvate, compresa soprattutto quella votata ieri dal Senato, starebbero infatti pensando a un nuovo stato giuridico e ad una clamorosa uscita dal pubblico impiego.

Tra le tante misure penalizzanti, i medici sottolineano: la perdita del 18% del potere di acquisto, il differimento del Tfr di 2 anni, il blocco dei contratti di lavoro, la trattenuta sui 90 mila euro. I medici del servizio pubblico sono insoddisfatti delle misure introdotte nella manovra economica e dei numerosi tagli al settore della sanità che si sono susseguiti negli ultimi anni, i sindacati dei medici del Servizio sanitario nazionale stanno pensano di dare il via ad azioni di protesta con eventuale sciopero e manifestazione nei prossimi mesi.

(FONTE: www.rassegna.it)

 


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