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Nella lettera del governo italiano all’Unione europea anche la modernizzazione della p.a.

Nella lettera del governo italiano all’Unione europea fra le misure elencate per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese c’è anche il nodo della “Modernizzazione della pubblica amministrazione”. Il governo intende intervenire nella Pubblica amministrazione per creare “le condizioni perché la pubblica amministrazione sia pronta ad accompagnare la ripresa, svolgendo una funzione di servizio allo sviluppo e non di zavorra burocratica. Ecco perché la semplificazione, la trasparenza e la meritocrazia sono fondamentali.”

Nello specifico:

1) piena attuazione della Riforma Brunetta della pubblica amministrazione, in particolar modo dalle misure che rafforzano il ruolo della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e le cui competenze saranno integrate con il disegno di legge in materia di anticorruzione, già approvato dal Senato, e attualmente all’esame della Camera dei Deputati.

2) rendere effettivi “con meccanismi cogenti/sanzionatori”: la mobilità obbligatoria del personale; la messa a disposizione (Cassa integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale; il superamento delle dotazioni organiche.

3) Contestualmente all’entrata in vigore della legge costituzionale recante l’abolizione e la razionalizzazione delle province è prevista l’approvazione di una normativa transitoria per il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni.

(FONTE: www.ilpersonale.it)


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