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Sì del Senato alla Carta dei doveri delle pubbliche amministrazioni

Fonte: IL SOLE 24ORE

Con 163 voti favorevoli e 107 contrari il Senato ha approvato il ddl che delega il Governo a emanare la Carta dei doveri delle pubbliche amministrazioni. Il provvedimento, che torna alla Camera per lìapprovazione definitiva, costituito da due articoli, è uno stralcio deliberato il 28 giugno 2011 dal Senato, di un provvedimento più generale già approvato dall’aula di Montecitorio..

Definirà i doveri nei confronti di cittadini e imprese
La Carta dei doveri delle pubbliche amministrazioni dovrà definire i doveri generali delle amministrazioni e dei loro dipendenti nei confronti dei cittadini e delle imprese. La delega al Governo dovrà essere esercitata entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge, senza oneri per la finanza pubblica. Nei dodici mesi successivi potranno essere emanate norme integrative o aggiuntive. Ci saranno i principi generali dell’ordinamento ai quali regioni ed enti locali, Ssn compreso, dovranno adeguarsi. Dovranno esserci anche i livelli essenziali delle prestazioni relativi ai diritti civili e sociali che dovranno comunque essere garantiti in tutto lo Stato (che rientrano nella competenza esclusiva dello Stato e risultano direttamente applicabili agli enti territoriali).

Una P.A. sempre più tecnologica
Tutti gli schemi di decreto legislativo dovranno essere corredati da una relazione tecnica. Si dovrà puntare alla progressiva riduzione dei tempi di conclusione dei provvedimenti, le amministrazioni dovranno usare un linguaggio semplice e chiaro per rendere facilmente comprensibili i documenti amministrativi. Dovrà anche essere garantita la completa attuazione dei programmi di dematerializzazione dei documenti e delle procedure. Sempre più le pubbliche amministrazioni dovranno usare le tecnologie telematiche per garantire un più facile accesso alle informazioni e ai servizi.

Specifica responsabilità amministrativa e contabile per i dipendenti che avanzano indebite richieste di pagamento
Prevista anche una specifica responsabilità amministrativa e contabile per i pubblici dipendenti che avanzano, con dolo o colpa grave, indebite richieste di pagamento nei confronti di cittadini e imprese. Un piano di comunicazione, poi, dovrà promuovere la conoscenza della Carta. Dal canto loro le amministrazioni pubbliche avranno dodici mesi per adottare direttive che contemplino il “dovere di cortesia e di disponibilità” sulla base delle linee guida disposte dalla Presidenza del Consiglio (che ha sei mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge).

di Nicoletta Cottone


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