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Rinnovo contratti Sanità e Funzioni locali: l’incontro tra i sindacati e la Conferenza delle Regioni
Il presidente della Conferenza solleciterà presso il ministro per la PA l’apertura di un tavolo di lavoro che dia prioritaria attenzione al settore sanità

Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, ha incontrato mercoledì 24 marzo CGIL, CISL, UIL per discutere il rinnovo dei contratti di Sanità ed Enti locali, le nuove disposizioni in materia di smart working, Rsa e il Patto per la salute. Hanno partecipato al confronto anche Giovanni Toti, vice presidente della Conferenza, il presidente del comitato di settore Regioni-sanità Davide Caparini e Luigi Genesio, coordinatore della commissione Salute. In rappresentanza dei sindacati sono intervenuti Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, rispettivamente segretari generali di Fp CGIL, CISL Fp e UIL Fpl. La richiesta principale avanzata dalle sigle riguarda il contestuale avvio del confronto per il rinnovo dei contratti. Inammissibile, secondo i segretari generali, rinviare i lavori per Sanità pubblica ed Enti locali.

Per quanto concerne invece la contrattualizzazione del lavoro agile (smart working), le due parti hanno raggiunto un’intesa pressoché totale. In materia di Rsa è apparso doveroso agire per garantire un riconoscimento contrattuale ai lavoratori del settore, alla luce del contributo offerto nell’ambito dell’emergenza sanitaria; la sanità privata necessita invece di un’effettiva applicazione del contratto rinnovato. Le Regioni hanno infine promesso ai sindacati l’apertura di un tavolo di lavoro circa il Patto della Salute, anche sollecitando l’intervento al riguardo del ministro della Salute Roberto Speranza. “In un momento così delicato per il Paese – ha commentato il presidente Bonaccini -, vogliamo dare un segnale importante di attenzione e ringraziamento ai lavoratori che sono in prima linea nella lotta alla pandemia. Quindi al ministro Brunetta solleciteremo domani di aprire un tavolo di lavoro con le Autonomie e che sia inserito prioritariamente il settore della sanità”.


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