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Enti locali: pubblicato il censimento generale 2019 sul personale
Il documento riporta i dati riferiti alla situazione occupazionale al 31 dicembre 2019

Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, direzione centrale per le Autonomie, ha pubblicato il Censimento generale 2019 sul personale degli Enti Locali. Il documento, come sempre realizzato con la collaborazione della direzione centrale per i Servizi elettorali, riporta la situazione occupazionale come riscontrata al 31 dicembre 2019.

I numeri

Il primo dato rilevante a emergere è il calo del 3%, rispetto all’anno precedente, dei contratti a tempo indeterminato, con un decremento pari a quasi 2.500 unità. Mentre la media nazionale dell’incidenza della spesa per il personale in rapporto alle spese correnti risulta pari al 30,5%, la maggior parte degli enti locali ha dichiarato di aver rispettato le regole dell’equilibrio di bilancio. Circa l’anzianità di servizio, prevalgono i dipendenti il cui rapporto lavorativo si è protratto per almeno 20 anni. Diminuisce il ricorso alle collaborazioni di natura autonoma: 1.312 contratti di collaborazione con 1.191 soggetti diversi stipulati nel 2019, contro n. i 2.202 contratti del 2018. Il personale cessato dal servizio per raggiunti limiti di età equivale a più di 6.000 unità, mentre i dipendenti che hanno richiesto il pensionamento anzitempo sono 15.481.

Interessante il dato in merito alle modalità di gestione dei servizi: gli Enti Locali conducono più del 60% delle proprie attività in economia diretta, in diminuzione rispetto alla precedente rilevazione. A fine anno, più di 3.500 Enti avevano scelto di gestire in forma associata diverse funzioni fondamentali. Tra le forme associative, risulta più diffusa la convenzione stipulata ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 267/2000. Al 31.12.2019, infatti, risultavano attive complessivamente 8.008 convenzioni.

Gli Enti in difficoltà finanziaria

Il Censimento testimonia anche l’aumento degli Enti in condizione di dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e di deficitarietà strutturale, che ricade sulla funzionalità e sulle performance delle Amministrazioni tenute a rispettare i vincoli di finanza pubblica. L’articolo 155 del citato decreto legislativo n. 267/2000 ha attribuito alla Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali, operante presso il Ministero dell’Interno, il compito di esercitare il controllo centrale sulle Amministrazioni che hanno dichiarato il dissesto finanziario e su quelle che fanno ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Alla data del 7 dicembre 2020, risultano assoggettati al controllo di competenza della Commissione, per quanto concerne le dotazioni organiche e le assunzioni di personale, 135 Enti strutturalmente deficitari, mentre altri 172 enti sono in fase di accertamento, 143 dissestati e 247 in “predissesto” (236 Comuni e 11 Province).

>> IL CENSIMENTO 2019 SUL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI.


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