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Annullamento di un concorso pubblico bandito dalla Regione per mancata attivazione delle procedure di stabilizzazione
Con riferimento alle procedure ai sensi dell’articolo 20 del d.lgs. n. 75/2017: la decisione del TAR Molise (Sez. I, sentenza n. 159 dell’1° giugno 2020)

Il TAR Molise con la sentenza n. 159 dell’1° giugno 2020 ha ritenuto illegittima la condotta della Regione Molise ed ha annullato il concorso pubblico per l’assunzione di 14 unità di personale con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato e pieno, per le attività del Centro funzionale di Protezione civile. Con la predetta pronuncia il medesimo giudice amministrativo ha accolto il ricorso proposto da dieci dipendenti del citato Centro i quali da diversi anni prestano un’attività lavorativa con contratto a tempo determinato. In attuazione del Piano Triennale dei fabbisogni del 2019, la medesima Regione Molise aveva individuato il proprio fabbisogni di personale presso il medesimo Centro della Protezione civile e, nonostante la presenza di personale precario presso la stessa struttura in attesa di una stabilizzazione, ha deciso di mettere a bando i relativi posti tramite concorsi pubblici.
In merito, una prima riflessione è quella della difficoltà di immaginare che un’Amministrazione attenta alla tutela e alle posizioni dei propri dipendenti, i quali da anni prestano la propria opera per garantire al meglio il funzionamento del suddetto Centro operativo e della sala operativa in un settore così importante come quello di protezione civile, possa ritenere di evitare la stabilizzazione del personale precario, prima di procedere all’indizione di nuovi concorsi.

Pertanto, i medesimi dipendenti precari che da circa dieci anni e con contratti a termine sempre prorogati, hanno deciso di impugnare i citati Bandi di concorso mediante la Regione Molise ha indetto il concorso pubblico aperto a tutti e senza prevedere riserve in favore di coloro che da anni, in condizioni di precariato, attendono la tanto attesa stabilizzazione.
Il TAR Molise, accogliendo e condividendo la linea dei legali dei ricorrenti, ha accolto il ricorso e annullato la procedura bandita dalla Regione. I giudici preliminarmente hanno richiamato il contenuto dell’articolo 20 del d.lgs. n. 75/2017 (riforma c.d. Madia), che al fine di superare il precariato ha disposto che le amministrazioni per ridurre il ricorso ai contratti a termine…

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