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Emergenza Coronavirus: lo smart working nelle Regioni, tutti i dati
Il monitoraggio condotto dalla Funzione pubblica sull'applicazione del lavoro agile: Lombardia oltre il 98%, salto in avanti per la Puglia

Le pubbliche amministrazioni si stanno muovendo rapidamente per mettere in atto la norma del Decreto “Cura Italia” (d.l. 18/2020) che prevede il lavoro agile (smart working) quale modalità organizzativa ordinaria. E le Regioni stanno dimostrando di essere fra le istituzioni un punto di riferimento della Pubblica Amministrazione. Si tratta dei dati più significativi dell’ultimo aggiornamento del monitoraggio condotto dalla Funzione pubblica sull’applicazione dello smart working nelle Regioni, confermati dal dossier della Conferenza delle Regioni.

La Funzione pubblica ha infatti, a questo riguardo, attivato il monitoraggio sullo smart working ed è già in grado di comunicare i dati provenienti dalle Regioni italiane: numeri ancora in divenire e tuttavia molto incoraggianti, perché danno conto dell’enorme sforzo profuso dalla macchina dello Stato per rispondere alle sfide imposte dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, costruendo al tempo stesso la PA che avremo nel futuro.
Tra le Regioni i cui dati non comparivano la scorsa volta, si segnala la Campania con il 70%, la Toscana che registra l’94,4% delle adesioni e la Provincia di Trento con il 94,8%.
In crescita rispetto alle settimane passate la Lombardia che sale al 98,4% e la Puglia con un balzo dal 41,5 al 78,1%; ma anche il Piemonte e la Valle d’Aosta che crescono di circa 10 punti percentuali.

>> I DATI DELLA FUNZIONE PUBBLICA NEL DETTAGLIO.

Il dato che emerge dal monitoraggio curato dalla segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (che completa il monitoraggio della Funzione pubblica) è che la percentuale dei dipendenti regionali che svolge la propria attività lavorativa in forma agile si attesta al 73,2% (con esclusione delle unità collocate in ferie o che usufruiscono di permessi ai sensi della normativa vigente).
Di fronte all’emergenza sanitaria e in un’ottica di prevenzione e contenimento della diffusione dell’epidemia Coronavirus, anche per evitare il contagio nei luoghi di lavoro – si legge nel dossier della segreteria della Conferenza delle Regioni – è stato accelerato il ricorso al lavoro agile nella pubblica amministrazione e sono state introdotte, con una rapida successione di atti normativi statali e regionali, nuove norme che ne disciplinano il ricorso

>> FOCUS SMART WORKING.

>> LA PAGINA DEDICATA SUL PORTALE DELLA FUNZIONE PUBBLICA.


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