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Pubblica Amministrazione: arriva la svolta sull’anticipo Tfs fino a 45mila euro
Le dichiarazioni ufficiali del ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone

“Siamo finamente a una svolta sull’anticipo fino a 45mila euro del Tfs. Ho infatti siglato lo schema di D.P.C.M. di attuazione che, con le firme degli altri ministri competenti e soprattutto quella definitiva del presidente Conte, può ora andare in Corte dei conti per il necessario parere propedeutico all’emanazione. Il termine ultimo è di 30 giorni, ma contiamo che la magistratura contabile possa procedere più speditamente”. Ad affermarlo è stata questa settimana il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone.

Il titolare del dicastero per la Funzione pubblica ha inoltre aggiunto: “Non è stato facile, ci sono voluti impegno e costanza per superare mille pastoie burocratiche: è un dossier che ho seguito con attenzione sin dall’avvio del mio mandato, settimana dopo settimana. E sul quale ci siamo fatti parte attiva, come Funzione pubblica, per accelerare anche i tanti passaggi che non competevano a noi”. Il ministro ha infine precisato: “È pronta la convenzione con Abi, l’Associazione delle banche, che garantirà un trattamento di assoluto favore ai pensionati e pensionandi del settore pubblico che decideranno di avvalersi di questo strumento”.

Ora manca solo la Corte dei conti. Il decreto che regola l’anticipo del Tfs ai dipendenti pubblici ha ottenuto infatti il bollino della Ragioneria generale e le firme dei tre ministri interessati: Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) oltre ovviamente alla titolare della Funzione pubblica Fabiana Dadone. A questo punto, scrive Gianni Trovati, sul Sole 24 Ore di questa mattina, la magistratura contabile dovrebbe dare l’ultimo via libera in 30 giorni. Poi il meccanismo dovrebbe finalmente partire.


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