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Emergenza Coronavirus: si scioglie il nodo sulle assenze degli immunodepressi
Approvato il maxiemendamento al Decreto “Cura Italia”: focus su una specifica novità

La necessità di chiarezza sulla precisa identificazione dell’autorità sanitaria titolata a prescrivere l’assenza dal servizio fino al 30 aprile, dei lavoratori più fragili nella situazione di emergenza Coronavirus, trova soluzione nell’emendamento già approvato al Senato al Decreto “Cura Italia”.

Al Senato nella giornata di ieri infatti, con 142 voti favorevoli, 99 contrari e 4 astenuti, l’Aula ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l’emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 1766, di conversione in legge del decreto-legge n. 18/2020 (appunto il Decreto “Cura Italia”), sulla cui approvazione il ministro per i rapporti con il Parlamento D’Incà aveva posto, a nome del Governo, la questione di fiducia. Il testo transita ora alla Camera dei deputati in seconda lettura.

Come scrive Consuelo Ziggiotto sul Sole 24 Ore di questa mattina “la disposizione di difficile interpretazione, la cui portata applicativa risulta incerta, è l’articolo 26, comma 2, del d.l. 18/2020, laddove precisa che le competenti autorità sanitarie possono prescrivere l’assenza dal servizio nei casi di disabilità accertata e di rischio derivante da immunodeficienza dovuto a patologie oncologiche o allo svolgimento di terapie salvavita. Il tema riguarda sia la certificazione delle condizioni di salute, siano esse invalidanti o di condizione di rischio, che la prescrizione dell’assenza dal servizio”.

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