MAGGIOLI EDITORE - ilPersonale.it


Legittimo il regolamento comunale che limita gli incentivi agli avvocati interni
Le valutazioni del Consiglio di giustizia amministrativa (parere n. 52/2020)

Secondo il Consiglio di giustizia amministrativa (parere n. 52/2020), adito da un avvocato comunale con ricorso straordinario, i regolamenti dei singoli enti pubblici conservano un amplissimo e insindacabile spazio di libertà in ordine agli incentivi dovuti e possono discostarsi, anche in pejus, dalla disciplina applicabile agli avvocati del libero foro. Nel caso concreto il consesso amministrativo ha giudicato legittime le seguenti statuizioni contenute nel regolamento: a) le decurtazioni operate a seguito di sentenza favorevole con condanna alle spese della controparte; b) la rivisitazione dei compensi in presenza di cause con spese compensate; c) il regolamento che non è soggetto a contrattazione. In quanto l’unico limite che incontra la P.A. è dato dalla sola contrattazione collettiva e non da quella individuale o decentrata; d) nel “Fondo dei compensi professionali dell’Avvocatura comunale” deve confluire l’intero coacervo delle somme recuperate a titolo di rifusione per le spese processuali nei casi di vittoria giudiziale, e quindi anche la parte da destinare, secondo il regime previdenziale e fiscale vigente, al pagamento degli oneri previdenziali e di quelli fiscali (IRAP), per cui è corretta la decurtazione del 20% degli introiti, confluita dal recupero delle spese di lite nelle cause vinte, da utilizzare per il pagamento di “spese generali” (15%) e per l’aggiornamento degli avvocati (5%), e sulla parte dell’80% attribuita ai compensi vada considerata “al netto” della spesa per gli oneri socio/previdenziali; e) la decurtazione, inoltre, non incide sui diritti quesiti ma su una mera aspettativa consistente nella speranza che un diritto entri a far parte della propria sfera giuridica; f) corretta è anche la verifica della presenza in servizio in relazione alle esigenze della struttura a cui è assegnato l’avvocato interno e alle direttive dell’avvocato responsabile.

Le motivazioni del ricorso

A seguito del regolamento attuato dall’ente locale, in ottemperanza alle prescrizioni previste dal d.l. 90/2014, un avvocato interno ha presentato ricorso straordinario per una serie di illegittimità, a suo dire, contenute nel citato regolamento tale da minare alla salvaguardia sia della sua posizione economica sia di quella professionale. Nei diversi motivi di ricorso la ricorrente lamenta una sensibile e illegittima decurtazione dei compensi per le cause vittoriose con condanna della parte soccombente al pagamento delle spese, una illegittimità propria del regolamento…

>> CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO INTEGRALE QUI.


https://www.ilpersonale.it