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Emergenza Coronavirus e lavoro pubblico: le iniziative delle PA
Le principali indicazioni dettate dalla direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione n. 2 del 12 marzo 2020

Introduzione del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento delle prestazioni lavorative; individuazione delle attività essenziali che devono essere garantite; diminuzione della presenza di dipendenti nelle sedi di lavoro; applicazione di tutte le misure di prevenzione dettate dalle autorità sanitarie. Sono queste le principali indicazioni dettate dalla Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione n. 2 del 12 marzo 2020 “indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”. Queste indicazioni sono del tutto simili alle regole contenute nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrato ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 14 marzo dalle parti sociali su invito del Governo ed in attuazione delle previsioni contenute nel d.l. n. 9/2020 e che si applica alle aziende private.
La Direttiva ci dice che attuali misure potranno essere modificate in relazione alla evoluzione della condizione di emergenza sanitaria.
Esse si applicano alle amministrazioni pubbliche ed alle società partecipate e/o controllate: gli enti devono dare corso alla effettuazione dei controlli sulla effettiva applicazione in tali realtà.
Rimangono al di fuori dell’ambito di applicazione della direttiva “i servizi per le emergenze ed i servizi pubblici essenziali coinvolti nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto”.

Le iniziative delle amministrazioni pubbliche

Sono essenzialmente di 4 tipi le iniziative che le amministrazioni pubbliche devono adottare: individuare le attività essenziali; introdurre e/o estendere il lavoro agile; diminuire la presenza di dipendenti; dare applicazione a tutte le misure di sicurezza indicate dal Ministero della sanità.
La Direttiva impegna i singoli enti ad informare il Dipartimento della Funzione Pubblica sulle iniziative assunte, in particolare per il ricorso al lavoro agile o smart working. A tal fine gli enti devono usare il seguente indirizzo di posta…

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