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«Nessun taglio alle tredicesime» ma dai Comuni allarme stipendi
I timori dell'Anci: alcune città non hanno più soldi Il governo smentisce e parla di allarmismo sociale. Dietrofront del governo sulle farmacie, che oggi restano chiuse Cgil e Uil annunciano lo sciopero del pubblico impiego per fine settembre

Fonte: Il Messaggero

Il governo rassicura i dipendenti pubblici e i pensionati: non ci sarà alcun congelamento delle tredicesime.
Ma il vicepresidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, lancia l’allarme per le retribuzioni di agosto: alcune a m m i n i s t r a zioni comunali potrebbero trovarsi nell’impossibilità di pagarle, per le difficoltà di cassa legate ai tagli dei trasferimenti ed all’andamento del gettito Imu.
Intanto non ha ottenuto risultati l’incontro con i sindacati al ministero della Funzione pubblica (ne è previsto un altro per lunedì) ma Cgil e Uil hanno già proclamato lo sciopero del pubblico impiego per fine settembre.
Anche le Regioni, infine, bocciano su tutta la linea il decreto sulla revisione della spesa e annunciano che stando così le cose non potrà essere definito con l’esecutivo il Patto per la salute.
In questo contesto in commissione Bilancio del Senato è slittato di un giorno il via libera al decreto sulla revisione della spesa, quello che contiene le misure al centro delle proteste.
Il rinvio dipende dal fatto che solo in serata sono arrivati gli emendamenti dei relatori, in qualche modo concordati con il governo e dunque destinati quasi sicuramente a passare.
I testi contengono una significativa retromarcia sugli aggravi a carico delle farmacie (che per oggi hanno proclamato una serrata, comunque confermata): di fatto salta l’incremento dello sconto sui farmaci a beneficio del servizio sanitario nazionale, e viene eliminato anche il ritocco verso l’alto della somma che le aziende farmaceutiche devono corrispondere alle Regioni.
È stato poi ammorbidito l’obbligo di liquidare le società in house degli enti locali: la regola potrà avere delle eccezioni, per determinati tipi di società (dalle centrali acquisti alle finanziarie regionali) e in altri casi particolari valutati dall’Autorità Antitrust.
Il risparmio che dovrà essere assicurato dalla riorganizzazione delle prefetture e degli altri uffici periferici dello Stato sale al 20 per cento della spesa, dal 10.
L’ultimo nodo da sciogliere è quello delle Province: sono forti le pressioni per salvare Terni, Matera e Isernia, ma il governo intende mantenere l’impianto già definito.
Sulle tredicesime, la presa di posizione di Palazzo Chigi è arrivata oltre 24 ore dopo la richiesta di chiarimenti da parte di Confesercenti, che paventava un nuovo contraccolpo sui consumi.
Nei toni però è piuttosto netta: si dice che l’ipotesi non è mai stata presa in considerazione, e che chi la evoca (cioè appunto Confesercenti) fa dell’« allarmismo sociale».
In realtà la valutazione di un intervento di questo tipo è stata fatta in sede tecnica: ma il via libera politico potrebbe arrivare solo in una situazione di emergenza.
Per ora il governo preferisce archiviare il dossier.
Nelle stesse ore però è arrivato un altro allarme, sempre relativo agli stipendi pubblici.
Secondo Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e vicepresidente dell’Anci, in alcuni Comuni, inclusi capoluoghi di Provincia «mancano i soldi in cassa» e dunque potrebbe essere a rischio l’erogazione delle retribuzioni del prossimo mese.
Il problema dipende non tanto dai tagli dell’ultimo decreto, ma dall’esito della prima rata dell’Imu che è stato in alcuni Comuni superiore alle stime, in altri più basso.
Questi ultimi sarebbero ovviamente quelli in difficoltà: l’Anci chiede al governo di definire quanto prima le compensazioni promesse, per scongiurare la crisi di liquidità.
Quanto al pubblico impiego, i sindacati avrebbero dovuto vedere oggi il ministro Patroni Griffi, che però non si è presentato all’appuntamento a Palazzo Vidoni a causa di contemporanei impegni al Senato.
Un nuovo incontro è stato fissato per lunedì 30, ma intanto Cgil e Uil hanno annunciato lo sciopero per la giornata del 28 settembre.


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