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Dal 15 settembre è partita la previdenza complementare

Fonte: Italia Oggi

Dal 15 settembre scorso è attivo il Fondo Perseo, il fondo pensione complementare, che si rivolge al personale dei comparti Regioni-autonomie locali e Sanità.
Dopo che la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione ha autorizzato all’esercizio delle attività, Perseo è il secondo fondo nazionale, destinato ai lavoratori pubblici, a diventare operativo. Potranno aderire oltre al personale dirigente e non dirigente dei due comparti indicati, anche i segretari comunali, con la sottoscrizione dei relativi accordi di adesione, il personale di enti e organizzazioni regionali e interregionali, i dipendenti di case di cura e il personale di strutture ospedaliere gestite da enti religiosi; l’iscrizione è ammessa anche ai familiari fiscalmente a carico.
L’adesione al fondo è volontaria e i lavoratori iscritti hanno diritto a eleggere l’Assemblea dei delegati, composta da 60 membri; il consiglio di amministrazione, composto da 20 membri, ha il compito di gestire il fondo e la sua organizzazione funzionale e amministrativa.
Ogni lavoratore versa i contributi sulla base di due principi: contribuzione definita e capitalizzazione individuale. Le somme versate confluiscono nel conto individuale e sono investite in strumenti finanziari, tramite gestori professionali; tale conto è costituito, pertanto, sia dai versamenti effettuati che dai rendimenti che derivano dai risultati della gestione finanziaria. L’ammontare della pensione complementare dipenderà dai contributi e dai rendimenti maturati e potrà essere richiesta dal lavoratore sotto forma di capitale, in una sola soluzione o in forma mista rendita/capitale.
L’adesione al fondo, a carico del lavoratore e del datore di lavoro, è di 2,75 euro, mentre la quota associativa annuale è fissata, per il 2012, in 16 euro, con prelievo sulle quote mensili di contribuzione. Le quote di tfr dei dipendenti pubblici non saranno versate direttamente a Perseo, ma saranno accantonate figurativamente nella gestione ex Inpdap, che le contabilizza e le rivaluta sulla base del rendimento medio di un paniere di fondi di previdenza complementare attivi. Alla cessazione del rapporto di lavoro tali somme accantonate sono trasferite al fondo sommandosi ai contributi versati, dal lavoratore e dal datore di lavoro, e dai rendimenti della gestione finanziaria. Versando al fondo, oltre al tfr, una contribuzione volontaria di almeno l’1% della retribuzione, i lavoratori hanno diritto al versamento da parte del datore di lavoro di un contributo fisso dell’1%. L’aliquota di contribuzione a carico del lavoratore può essere elevata rispetto al minimo e per i dipendenti pubblici già assunti alla data del 1° gennaio 2001 è prevista un’ulteriore quota del 1,5%, accantonata dall’ex Inpdap, con le stesse modalità del tfr. L’iscrizione al fondo Perseo è possibile anche online e gli uffici personale degli enti possono scaricare, dal sito internet dedicato, la procedura operativa, la locandina e i pieghevoli da consegnare ai dipendenti, al fine di diffondere la partecipazione al fondo.


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