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La Corte dei conti sul lavoro pubblico
Le principali tendenze che emergono nella gestione del personale delle PA nella deliberazione della Sezione Autonomie della Corte dei conti n. 21/2019

Diminuzione del numero dei dipendenti del comparto delle Funzioni Locali, marcate differenziazioni tra le amministrazioni, aumento del trattamento economico dei dirigenti, ampliamento delle capacità assunzionali e, come conseguenza, responsabilizzazione maggiore dei dirigenti e dei revisori dei conti. Possono essere così riassunte le principali tendenze che emergono nella gestione del personale delle PA nella deliberazione della Sezione Autonomie della Corte dei conti n. 21/2019 “La spesa per il personale degli enti territoriali – Relazione 2019”. Si conferma che questo documento, che ricordiamo è alimentato dalle informazioni trasmesse dagli enti con i conti annuali e che è previsto dal d.lgs. n. 165/2001, assume una rilevante e crescente importanza per la conoscenza e la comprensione della condizione del personale e dei dirigenti nelle regioni, nelle province, nelle città metropolitane e nei comuni.

L’andamento dei dipendenti e della spesa per il personale

I dipendenti ed i dirigenti in servizio negli enti del comparto delle funzioni locali sono circa 483mila. Ricordiamo che poco più di un decennio fa essi superavano i 600mila. Si conferma che vi è stata una significativa riduzione del numero del personale in servizio in queste amministrazioni e che essa prosegue.
Sono strettamente connesse le informazioni sulla spesa del personale: quella “totale nel 2017, ripartita per tipologia di ente territoriale e per qualifica del personale dipendente, complessivamente, ammonta a circa 13,98 miliardi di euro (di cui 2,75 miliardi per le Regioni, 904 milioni per le Province e le Città metropolitane, 10,32 miliardi per i Comuni)”.

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