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Le richieste continue di visite fiscali possono integrare situazioni di mobbing
La PA deve disporre il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti, avendo come obiettivo il contrasto e la prevenzione dell'assenteismo, senza dimenticare la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita

Il comma 5 dell’art. 55-septies del d.lgs. 165/2001 prevede che le pubbliche amministrazioni devono disporre il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti, avendo come obiettivo il contrasto e la prevenzione dell’assenteismo, senza dimenticare però  la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all’effettuazione della visita.
Nella locuzione “condotta del dipendente” devono rientrare anche le condizioni di salute del lavoratore. Se l’Amministrazione è a conoscenza di malattie particolarmente gravi – come un tumore – le richieste continue di controlli devono essere ben ponderate. L’inosservanza di quest’ultimo particolare, può contribuire ad integrare una situazione di mobbing con il risultato finale che il datore di lavoro potrebbe essere condannato al risarcimento dei danni morali e fisici procurati al dipendente.
Questo è quanto è successo nel mondo della scuola, dove una dirigente scolastica aveva richiesto “continue visite fiscali” per la verifica delle assenze di una docente, dovute ad una patologia tumorale, condizione che l’Istituto conosceva, in quanto la dipendente aveva reso edotta la scuola della necessità di terapie post operatorie.

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