MAGGIOLI EDITORE - ilPersonale.it


Il demansionamento non giustifica il lavoratore che smette di recarsi al lavoro
La S.C. torna ad occuparsi di un tema di particolare delicatezza e denso di implicazioni che, dalla gestione del rapporto di lavoro per così dire ordinaria, sconfina sovente nell'esercizio del potere sanzionatorio.

La S.C. torna ad occuparsi di un tema di particolare delicatezza e denso di implicazioni che, dalla gestione del rapporto di lavoro per così dire ordinaria, sconfina sovente nell’esercizio del potere sanzionatorio.
Ci si riferisce a quella particolare modalità di autotutela prevista nel diritto dei contratti ex art. 1460 c.c., pacificamente applicabile al rapporto di lavoro – anche quello alle dipendenze della P.A. – seppur con le cautele che la giurisprudenza ha enucleato nel corso degli anni.
Non è superfluo sottolineare che la tematica, di particolare complessità ove si confronti, come nella fattispecie che occupa, con l’applicazione di una sanzione espulsiva, è non di rado oggetto d’esame da parte della sezione Lavoro della Cassazione.
Invero, nell’ambito di un rapporto giuridico articolato, come il rapporto di lavoro subordinato, nel quale le dinamiche si sovrappongono e sono di complessa ricostruzione, perché  rispondenti a logiche non di rado disomogenee, viene sovente fatto richiamo al principio in parola soprattutto da parte del lavoratore subordinato, non sempre in maniera appropriata, come dimostra l’elevato tasso di litigiosità in subjecta materia.

Continua a leggere l’articolo

Per maggiori approfondimenti in materia di POTERE DISCIPLINARE
consulta il nostro
>> SPECIALE <<

 

NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

https://www.ilpersonale.it