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Rinnovo contratti pubblico impiego: buste paga flessibili
Al centro dell'incontro con i sindacati per il rinnovo del contratto degli statali, questa mattina il punto focale è la differenziazione delle buste paga dei dipendenti pubblici.
Al centro dell’incontro con i sindacati per il rinnovo del contratto degli statali, questa mattina, il punto focale è la differenziazione delle buste paga dei dipendenti pubblici.
Si vuole introdurre il principio per cui le buste paga vanno differenziate in modo significativo in base ai risultati, e si vuole provare a indicare una quota minima di dipendenti a cui azzerare i premi.
Già la riforma Brunetta del 2009, aveva provato ad introdurre i premi in busta baga per i dipendenti più produttivi e ora si cerca di introdurre lo stesso principio ma con alcune importanti differenze:
Obiettivo della trattativa è che venga chiusa entro il 2018 per dare poi spazio anche alla contrattazione in altri comparti come sanità, enti locali e scuola.
Per maggiori approfondimenti, leggi l’articolo Pubblico impiego: dal rinnovo dei contratti alle assunzioni.
Riprendiamo brevemente i punti salienti della contrattazione per il rinnovo dei contratti nel publico impiego:
Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume.
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.
Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.
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