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Riforma pubblico impiego: modifiche ed integrazioni al Testo Unico del pubblico impiego (TUPI)
La Commissione Affari costituzionali del Senato e la Commissione Lavoro della Camera, in due distinti pareri, hanno dato il via libera al decreto attuativo della riforma Madia sulle nuova disciplina del pubblico impiego

La Commissione Affari costituzionali del Senato e la Commissione Lavoro della Camera hanno espresso pareri favorevoli al decreto attuativo della riforma Madia sulle nuova disciplina del pubblico impiego, provvedimento indispensabile per riavviare i rinnovi contrattuali nella PA.

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Lo Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al Testo Unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 va infatti incontro ad un doppio possibile correttivo al fine di allargare la platea potenziale del “piano straordinario di stabilizzazione” dei precari della Pubblica Amministrazione. Questo importante cambiamento potrebbe arrivare con la versione definitiva della riforma attesa in un Consiglio dei ministri schedulato a breve (forse già questa settimana) dopo il via libera ottenuto la scorsa settimana in Parlamento.

Molto fitto l’elenco delle “osservazioni”, mentre solo il Senato ha posto al Governo anche due condizioni, di eminente rilievo nella procedura (il Governo, per ignorarle, deve tornare in Parlamento e motivare la scelta) ma gestibili nella sostanza: chiedono di chiarire meglio che Linee guida sui concorsi e le Linee di indirizzo per la pianificazione del personale non abbiano natura regolamentare, per evitare i problemi di compatibilità segnalati anche dal Consiglio di Stato, e di rafforzare le regole del collocamento obbligatorio per i famigliari delle vittime di terrorismo e criminalità.

 

Novità editoriale:

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Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego

di Livio Boiero

Il volume risulta importante sia per il datore di lavoro, che deve applicare le sanzioni, sia per il dipendente che si trova coinvolto in un procedimento disciplinare, al fine di impostare correttamente la propria difesa.
Il lavoro prende in considerazione anche le ultime novità in materia di whistleblowers e delle azioni del Governo assunte per contrastare il fenomeno del c.d. “furbetto del cartellino”.

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