Sezione Autonomie: Referto spesa del personale degli enti territoriali

La Corte dei Conti Sezione delle Autonomie rende pubblico il Referto su “La spesa per il personale degli enti territoriali” – Deliberazione n. 25 del 26 luglio 2016

Nel referto si analizza l’andamento della consistenza numerica e funzionale delle spese per il personale delle Regioni a statuto ordinario e speciale, comprese le Province autonome, e degli Enti locali (Province e Comuni) nel triennio 2012-2014, quali risultanti dal Sistema Conoscitivo del Personale (SICO), il sistema informativo utilizzato dall’IGOP per rilevare i dati statistici del pubblico impiego. La rilevazione considera il personale dipendente dai predetti Enti territoriali e non tiene conto di quello in servizio presso i rispettivi organismi partecipati.

Dalla considerazione dei dati risultanti dal SICO con riferimento all’esercizio 2014, emerge che l’intero settore occupa, complessivamente, circa 524.000 unità, distribuite tra personale dirigente, segretari comunali/provinciali e direttori generali, personale con qualifica non dirigenziale (appartenente alle c.d. categorie o con contratto di lavoro flessibile).

La spesa totale del comparto ammonta a circa 14,8 miliardi di euro (di cui 2,7 per le Regioni, 1,5 per le Province e 10,5 per i Comuni), con esclusione della spesa relativa ai contratti di lavoro flessibile, che non viene rilevata in SICO.

Nel 2014, per l’insieme degli enti esaminati a livello nazionale, la spesa media per un dipendente regionale ammonta a 34.772 euro, a fronte di 27.621 relativi al dipendente comunale e di 28.003 per il dipendente provinciale. La spesa media per il personale dirigente è di 92.988 euro nelle Regioni, 84.935 nei Comuni e 97.806 nelle Province.

Emergono situazioni alquanto diversificate tra Regioni a statuto ordinario e speciale (incluse le Province autonome) per quanto concerne il numero del personale in servizio nel triennio considerato.

Si evidenzia una distribuzione non uniforme del personale sul territorio nazionale, con punte di maggiore concentrazione nelle Regioni del Sud e in Sicilia. Tale circostanza si riflette anche sul rapporto di incidenza tra dipendenti e dirigenti che, anche in quei casi (riferibili al personale delle Regioni e di alcuni Comuni), in cui risulti superiore alla media nazionale, non può essere considerato in sé indicativo di un’ottimale organizzazione del lavoro.

Anche nel 2014 si rileva la tendenza della spesa media a crescere in talune realtà locali caratterizzate dalla sensibile contrazione della consistenza del personale dirigente. Con ciò reiterandosi le osservazioni già formulate nell’anno precedente.

 

Novità editoriale:

procedimento_disciplinare

Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego

di Livio Boiero

Il volume risulta importante sia per il datore di lavoro, che deve applicare le sanzioni, sia per il dipendente che si trova coinvolto in un procedimento disciplinare, al fine di impostare correttamente la propria difesa.
Il lavoro prende in considerazione anche le ultime novità in materia di whistleblowers e delle azioni del Governo assunte per contrastare il fenomeno del c.d. “furbetto del cartellino”.

Immagine 1

 

 

 

 

CORSO audio video online a cura dell’Avv. Donato Antonucci

Il licenziamento disciplinare dei dipendenti pubblici alla luce del Decreto attuativo della riforma Madia

>> CLICCA QUI per consultare il PROGRAMMA <<

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *