Riconoscimento dei premi legati ad obiettivi deve essere ancorato a dei criteri previamente fissati

Approfondimento di L. Boiero

Fatto

Con  proprio atto di citazione, la  Procura regionale della  sezione  Giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei Conti aveva  chiesto la condanna di un direttore generale di una AUSL romana  al risarcimento del danno, in favore dell’azienda sanitaria, per una significativa somma.
A tal fine la Procura esponeva quanto segue.
Il Direttore Generale, con  propria  delibera,  aveva assegnato gli obiettivi da raggiungere per l’anno 2011 al Direttore Sanitario ed a quello Amministrativo – e rinnovati per gli anni 2012 e primo semestre 2013 – senza però stabilire gli indicatori per la valutazione, né tantomeno le percentuali di raggiungimento degli obiettivi stessi. La Procura contestava l’illegittimità dell’operato del manager circa il riconoscimento del raggiungimento dei risultati e della liquidazione dell’integrazione retributiva al Direttore sanitario e a quello amministrativo, in quanto ciò sarebbe avvenuto secondo modalità autoreferenziali del Direttore Generale senza basarsi su riscontri effettivi, non avendo egli mai definito né la percentuale di raggiungimento degli obiettivi medesimi, né i relativi indicatori.
Le somme liquidate ai direttori, per il raggiungimento degli obiettivi, secondo la Procura regionale avrebbero costituito  danno erariale.

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