Rc patrimoniale dipendenti pubblici: paracadute di sicurezza per chi lavora nella PA

Nuove regole su malattia, congedi e permessi. Ad affrontarle dovranno essere i dipendenti del settore pubblico in vista del riavvio del rinnovo contrattuale, lo stesso che procederà di pari passo con la messa a punto di un vero e proprio decreto di riforma della pubblica amministrazione, che dovrebbe concretizzarsi a febbraio.

Fra gli obiettivi del decreto trova un posto importante la necessità di rendere gli accertamenti più efficienti.

Al di là delle nuove regole, se parliamo di colpe nello svolgimento dell’attività la categoria può trarre un reale beneficio dall’assicurazione di responsabilità civile patrimoniale, realizzata a misura.

L’assicurazione è regolata ufficialmente dalle norme considerate dalla Legge Finanziaria del 2008.

Prima della legge citata la copertura assicurativa era interamente a carico della Pubblica amministrazione, che assicurava i dipendenti nel caso di danni causati da colpe lievi, con possibile estensione alla copertura di colpe gravi, assumendo l’onere del costo e pagando di tasca propria entrambe.

Con l’ingresso della Legge Finanziaria del 2008 non possono più essere a carico dell’Ente pubblico le coperture delle responsabilità amministrative o contabili che vanno a coprire il  dolo o la colpa grave.

Questa seconda tipologia di copertura deve essere interamente a carico del dipendente.

La RC Enti Pubblici generale verso terzi e verso i dipendenti comprende la responsabilità ai sensi dell’articolo 2043 Codice Civile riguardo tutte le attività svolte per legge ma anche quelle deliberate per danni non patrimoniali, danni alla salute o biologici ma anche i danni morali, come ci conferma MioAssicuratore.it come stabilito, tra l’altro, dall’articolo 2043 del Codice Civile e dal 28 della Costituzione (sentenza Corte dei Conti sez. 1, 29/11/1990 n. 254).

Per entrare nel merito, la Responsabilità Civile patrimoniale dipendenti pubblici assicurazione colpa grave è la copertura assicurativa che protegge amministratori e funzionari della PA da possibili richieste di risarcimento a fronte di danni provocati involontariamente a terzi, nell’ambito dello svolgimento delle proprie funzioni.

Se la colpa lieve considera un’azione compiuta consapevolmente, senza piena coscienza dei danni che si possono provocare, la colpa grave prende le mosse da comportamenti illeciti e negligenti. Si considera colpa grave ad esempio un comportamento di totale o grave disinteresse nello svolgere la propria attività, o la mancanza assoluta di cautele e rispetto delle regole.

Parliamo invece di dolo quando vi è un comportamento illecito e, ben consapevolmente, si è certi che l’azione produrrà un danno.

A stabilire se il comportamento rientra nella sfera della colpa lieve o grave dovrà essere la Corte dei Conti.

I funzionari pubblici, nell’esercizio della loro attività, possono essere responsabili di danni prodotti direttamente a terzi, oppure all’amministrazione presso la quale prestano attività. In questo secondo caso parliamo di responsabilità quali quella patrimoniale, amministrativa o contabile.

Possono fruire della Rc patrimoniale:

  • i dipendenti dello Stato, o di enti locali minori quali Comuni e Regioni, che svolgono attività quali quelle di responsabile del servizio tecnico contabile oppure amministrativo, dirigenti, funzionari, vigili urbani ecc. ecc.
  • il comparto degli amministratori della PA fra cui spiccano il sindaco, gli assessori, i consiglieri ed i presidenti
  • ma anche figure come i segretari comunali e i revisori dei conti.

La polizza naturalmente copre i danni procurati a terzi e, soprattutto negli ultimi anni, è diventata un paracadute importante per i dipendenti pubblici.

Da alcuni anni a questa parte infatti sono aumentate a livello esponenziale le richieste di risarcimento avanzate agli enti pubblici da cittadini privati, o ditte che ad esempio non ritengono corretta l’esclusione da appalti pubblici.

Per questo la sottoscrizione di una polizza di settore diventa sempre più importante, fornendo un aiuto concreto in un universo in cui la Corte dei Conti, sempre più frequentemente, considera grave il comportamento del personale della PA.

Questa tipologia di polizza prevede garanzie diverse a seconda della forma e delle clausole inserite  all’atto della sottoscrizione.

Grazie alla clausola “Claims Made” l’assicurazione è in grado di coprire le richieste di risarcimento a fronte di perdite patrimoniali che sono la conseguenza diretta di atti illeciti, errori o omissioni, commessi in seguito alla data di sottoscrizione del contratto.

All’atto della sottoscrizione può essere considerato anche l’inserimento della “garanzia di retroattività”, per andare a coprire danni occorsi precedentemente alla data di decorrenza della polizza.

L’assicurato può anche decidere di estendere la copertura assicurativa considerando fra le clausole la “garanzia RC postuma”, tutelandosi così anche per un tot di anni successivi alla scadenza del contratto. Di norma questa tipologia di copertura prevede un’estensione sino a 5 anni.

Prima di sottoscrivere una polizza è bene valutare attentamente il valore del massimale, del premio e delle franchigie. Nello scegliere una polizza può essere utile far ricorso ai comparatori online, presenti sulle pagine web.

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