Part time verticale e permessi legge n. 104/1992

Approfondimento di L. Boiero

Una recente decisione della Cassazione, ci porta a riflettere sulla possibilità di riproporzionare i tre giorni di permesso ex lege n. 104/1992, nel caso di part time verticale.
Il fatto inerisce il diritto di un dipendente con contratto part time verticale, con prestazione lavorativa articolata su quattro giorni a settimana,  a fruire dei tre giorni di permesso mensile di cui all’art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992.
Una normativa specifica, che disciplini detta ipotesi,  non si trova.
Nel caso del part time orizzontale, i giorni di permesso sono comunque tre e corrispondenti alle ore contrattualmente previste.
Più complessa risulta essere la situazione nel caso del  part time verticale.
Nel tempo,  Indap e Inps,  sono intervenute con proprie circolari e le soluzioni proposte  sono state  diverse a seconda degli istituti previdenziali di riferimento.
Nel comparto pubblico, l’ INPDAP, con Circolare  10 luglio 2000, n. 34, punto 8, si è così espressa: “Permessi spettanti in relazione al rapporto di lavoro a tempo parziale
I benefici ex art. 33 spettanti al personale con rapporto di lavoro part time sono i seguenti:
PART TIME VERTICALE

  • permesso giornaliero di due ore per ogni giorno di servizio prestato;
  • permesso mensile di tre giorni ridotto proporzionalmente alle giornate effettivamente lavorate

PART TIME ORIZZONTALE

  • permesso giornaliero ridotto in proporzione alle ore lavorate, (pertanto, nel caso di prestazione lavorativa inferiore alle 6 ore, il permesso giornaliero si riduce ad 1 sola ora);
  • permesso mensile di tre giorni per intero”.

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Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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