P.A.: Patroni Griffi, Stato piu’ leggero ma no licenziamenti di massa

Sarà un autunno ”movimentato, almeno nel settore pubblico. Lavoreremo alla riduzione della macchina pubblica perchè sia più efficiente. Ci potranno essere posizioni in esubero, ma per questo ricorreremo ai prepensionamenti e alla mobilita’. Una ridistribuzione qualificata dei dipendenti sara’ il nostro obiettivo e i sindacati dovrebbero capirlo senza paventare una sorta di licenziamenti di massa nel pubblico. Auspico che non si enfatizzino i momenti di conflitto”. Cosi’ il ministro della Funzione Pubblica e della Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, intervistato dal quotidiano ”La Stampa”, replica ai sindacati dicendo ”basta” ai ”messaggi da bar del tipo saranno colpiti deboli e meno raccomandati”.

”L’Italia e l’Europa – spiega – non sono due entita’ distinte. Con il rigore seguiamo un’ottica di politica europea”. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ”ha ragione quando spiega che e’ bene evitare il paradosso per cui l’euro, da elemento simbolico dell’integrazione europea, diventi detonatore di una implosione. Gli sforzi vanno visti come momento di una politica che si gioca anche altrove.

Insomma, si deve arrivare al tavolo Ue con le carte in regola”. Qualsiasi nostra mossa ”deve avere le spalle assolutamente coperte sul piano nazionale. Detto questo, giocheremo da attori la partita e non come quelli che subiscono qualcosa”.

Dunque, adesso ”bisogna mantenere la guardia sui conti pubblici, puntare sulla spending review e liberare risorse economiche private. Ha ragione Elsa Fornero: ora tocca agli imprenditori. Noi dobbiamo creare l’ambiente favorevole per gli investimenti con ulteriori liberalizzazioni, semplificazioni e leggi anticorruzione. Bisogna rimuovere cio’ che e’ di ostacolo agli investimenti con l’impegno di tutti i protagonisti del Paese, a cominciare da enti locali e Regioni”.

Un’impresa, dice ancora Patroni Griffi, ”non puo’ chiedere tre o quattro autorizzazioni per volta per insediarsi, ma deve presentare una sola domanda con un’unica autorizzazione. Chiunque decida di investire e non ha certezze sui tempi e sulle regole impiega altrove le risorse di cui dispone”.

In merito alla prossima riunione del Cdm, venerdi’ prossimo, su tagli alla spesa e agenda digitale, il ministro ammette che i fondi sul tavolo ”sono pochi, ma tutte le misure di tipo strutturale avranno l’obiettivo di rilanciare l’economia”.

Infine, una parola sulla discussione, nelle prossime settimane, sul futuro delle Province: ”Sara’ un’occasione per ridisegnare la presenza pubblica sul territorio e riordinare la presenza dello Stato. Perche’ quando andremo a ridisegnare le province rivedremo anche questure, Prefetture, uffici scolastici e via dicendo”.

(FONTE: Asca)

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