L’organico dell’Inail perde 1.900 unità

Fonte: Italia Oggi

L’organico dell’Inail vede andare in fumo circa 1.900 unità in un anno. E, all’orizzonte, ci sono misure di pre-pensionamento che riguarderanno almeno altre 900 persone, scelte che, inevitabilmente, produrranno nel breve periodo effetti negativi sui servizi erogati dall’istituto e sulla sua utenza che, ricorda l’Unione sindacale di base (Usb), che lancia l’allarme, «è costituita dai lavoratori che hanno subito un infortunio, o una malattia professionale». Tutto inizia con l’approvazione della legge 148/2011, che prevede una sforbiciata alla dotazione del personale nell’ordine del 10% negli uffici dirigenziali e una riduzione del 10% della spesa per i restanti dipendenti, e fa calare la forza lavoro da 9 mila 878 a 8.888 (990 in meno). Ad agosto, poi, nell’ambito del provvedimento di «spending review» (135/2012) viene imposto un taglio del 20% delle posizioni dirigenziali e un’altra diminuzione del 10% delle uscite per il mantenimento del personale: il risultato è che l’organico viene ulteriormente ristretto, giungendo a 7 mila 983 addetti (905 in meno). Per ciò che concerne quest’ultimo intervento, però, la decisione non è stata ancora assunta poiché, apprende ItaliaOggi, l’Inail sta facendo pervenire al dipartimento della funzione pubblica una proposta, perché possa predisporre lo schema di decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per attuare la norma; difatti, se nelle precedenti operazioni di contenimento della forza lavoro l’Inail (che due anni fa ha incorporato due enti, l’Ispesl e l’Ipsema, in base alle disposizioni della legge 122/2010) era stato chiamato a realizzarle in virtù della sua autonomia gestionale, adesso la disciplina sulla «spending review» stabilisce che alla riduzione non debbano provvedere più le singole amministrazioni chiamate a risparmiare, bensì si proceda attraverso l’emanazione di uno o più decreti di palazzo Chigi, formulati su iniziativa dei dicasteri della funzione pubblica e dell’economia. Le modalità dei nuovi tagli, pertanto, si conosceranno nei prossimi giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *