L’assunzione dei medici specializzandi nel Servizio Sanitario Nazionale

Approfondimento di S. Simonetti

Tra le molte e convulse misure attivate per fronteggiare la carenza di medici la più lineare è forse quella messa in atto dal Governo che riguarda la possibilità di reclutare in via provvisoria e poi di assumere medici non ancora specialisti. Le norme si riscontrano nella Legge di Bilancio 2019 (commi 547 e 548) e nell’art. 12 della legge 60/2019, la conversione del cosiddetto “Decreto Calabria”.

Dal 1° gennaio di quest’anno nei concorsi pubblici di assunzione per il profilo di dirigente medico possono essere ammessi anche i medici in formazione specialistica iscritti all’ultimo anno di corso i quali, se risultati idonei alle prove concorsuali, sono iscritti in una graduatoria separata che può essere utilizzata subordinatamente al conseguimento del titolo di specializzazione e all’esaurimento della graduatoria dei medici già specialisti. In sede di conversione del citato decreto legge 35/2019 è stata inserita una norma che integra i due commi della Legge di Bilancio per il 2019. Con l’art. 12 si apportano delle modifiche ai commi 547 e 548 con l’inserimento di un comma 548-bis e, di conseguenza, vengono ammessi alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario i medici in formazione specialistica nonché i medici veterinari – questa è una delle integrazioni – iscritti all’ultimo anno e, qualora abbia durata quinquennale, al penultimo anno del relativo corso. L’assunzione a tempo indeterminato dei medici e dei veterinari viene subordinata al conseguimento del titolo di specializzazione. Attualmente, in attesa del perfezionamento dei requisiti per l’assunzione a tempo indeterminato, le Aziende sanitarie possono procedere, fino al 31 dicembre 2021, alla stipula di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, con orario a tempo parziale in ragione delle esigenze formative, degli specializzandi che verranno trattati come dirigenti. Ovvero, le aziende possono assumerli direttamente a tempo indeterminato qualora abbiano conseguito la specializzazione e, come detto, sia esaurita la graduatoria principale.

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