La corretta assegnazione delle posizioni organizzative all’esame della Suprema Corte

Approfondimento di V. Giannotti

La Corte di Cassazione è stata chiamata a decidere su una controversia riguardante la corretta procedura di assegnazione delle posizioni organizzative, in coerenza con le indicazioni contenute nel contratto degli enti locali, a fronte del ricorso presentato da un aspirate concorrente che non è stato nominato dall’amministrazione.

Le doglianze del ricorrente

A seguito della selezione effettuata dall’ente con avviso pubblico interno, nell’ambito delle valutazioni ai fini del conferimento dell’incarico di posizione organizzativa, si procedeva come segue:
a) capacità ed esperienza professionale specifica per la posizione organizzativa da attribuire limitata agli ultimi tre anni di servizio del posto da ricoprire;
b) posizione ricoperta nella categoria contrattuale D di istruttore direttivo.
La concorrente esclusa dall’incarico, lamenta la violazione da parte dell’ente del criterio utilizzato (esperienza degli ultimi tre anni) in violazione delle regole stabilite dal contratto collettivo e nell’avviso pubblico, aggiungendo come il dirigente non abbia proceduto ad un esame comparativo delle domande, tra i diversi aspiranti al ruolo da ricoprire, ed, infine, l’assegnazione è avvenuta in mancanza di puntuale motivazione.

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La riforma del pubblico impiego e della valutazione

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Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
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Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

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Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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