Il passaggio a tempo pieno del personale part time. Le regole da rispettare

Approfondimento di V. Giannotti

Negli anni passati le amministrazioni hanno proceduto con le assunzioni di personale a tempo parziale, sia a fronte di specifiche limitazioni sul turn-over, sia in presenza di procedure di stabilizzazione del personale ex LPU molto spesso finanziato da interventi regionali o statali.
A seguito dello sblocco delle assunzioni di personale ad avvenuto riassorbimento del personale soprannumerario di area vasta, unitamente alla possibilità di utilizzare i propri resti assunzionali nel triennio precedente, gli enti locali hanno riaperto discrete capacità assunzionali tali da consentire di procedere nuovamente con assunzioni, concorsi e da ultimo con la stabilizzazione del personale precario nel periodo 2018-2020 (vedi le regole stabilite dalla circolare della Funzione Pubblica n.3 del 23/11/2017).

Le amministrazioni locali si pongono ora il problema di poter correttamente programmare le proprie assunzioni tenendo in debito conto del personale a suo tempo assunto a tempo parziale, il quale conserva un diritto di precedenza rispetto alle nuove assunzioni. Appare, allora, fondamentale stabilire quali siano le corrette regole da rispettare per non incorrere in violazioni di legge con le conseguenze di dover successivamente corrispondere eventuali differenze retributive al personale avente diritto di precedenza.

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NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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