Whistleblowing: ok della Camera

Ieri, mercoledì 15 novembre 2017, la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge sul c.d. whistleblowing. 

Il testo di legge, contenente disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, è quindi stato approvato con le ultime modifiche apportate dal Senato e come riportato nel nostro articolo del 13 novembre 2017.

In sintesi ricordiamo che le ultime modifiche apportate prevedevano:

  • l’esclusione di collaboratori a qualsiasi titolo dell’ente dagli obblighi di segnalazione;
  • la previsione che i modelli di organizzazione dell’ente debbano prevedere l’attivazione di uno o più canali che consentano la trasmissione delle segnalazioni stesse a tutela dell’integrità dell’ente; tali canali debbono garantire la riservatezza dell’identità del segnalante nelle attività di gestione della segnalazione;
  • necessarietà che le segnalazioni circostanziate delle condotte illecite debbano fondarsi su elementi di fatto che siano precisi e concordanti;
  • sanzioni disciplinari nei confronti di chi violi le misure di tutela del segnalante o chi effettui, con dolo o colpa grave, segnalazioni che si rivelino infondate;
  • soppressa la previsione che fa salvo il diritto degli aventi causa a tutelarsi quando siano accertate responsabilità penali o civili a carico del segnalante relative alla falsità della dichiarazione.

Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, l’approvazione della legge “è un altro rilevante passo avanti del Parlamento nella lotta all’illegalità e in favore della trasparenza. Potranno essere d’ora in poi meglio garantiti coloro che, con grande senso civico, decidono di segnalare sui luoghi di lavoro comportamenti illeciti e casi di corruzione. È importante che il provvedimento abbia raccolto un larghissimo consenso tra le forze politiche, andando oltre le usuali contrapposizioni tra maggioranza e opposizione. Ed è molto positivo il fatto che la legge nasca anche dalle sollecitazioni di voci della società civile, da campagne di cittadinanza attiva che hanno trovato nelle Camere un ascolto attento“.

PER APPROFONDIRE:
– Nota Breve Servizio studi Senato n. 104;
– Dossier Servizio studi Senato n. 380;
– Nota Breve Servizio studi Senato n. 189
Dossier n. 315, 8 novembre 2017

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