Uffici legali degli enti locali e avvocati dipendenti

di G. Crepaldi (www.ilpersonale.it 9/4/2014)

La giurisprudenza continua a pronunciarsi sulle peculiarità dell’ufficio legale dell’ente locale e sulla problematica della rilevazione delle presenze dell’avvocato dipendente dell’ente. Particolare attenzione a queste tematiche è dedicata dal T.A.R. campano, sede di Napoli, che è intervenuto con due recenti pronunce: sez. I, 21 febbraio 2014 n. 1144 e sez. V con la decisione del 17 febbraio 2014 n. 1045.
Con la prima si ribadisce che l’ufficio legale dell’ente deve costituire un’unità organica autonoma e i soggetti addetti alla stessa devono esercitare le funzioni di competenza con modalità che assicurino libertà ed autonomia dell’attività di difesa, con sostanziale estraneità all’apparato amministrativo, in posizione di indipendenza da tutti i settori previsti in organico e con esclusione di ogni attività di gestione. Alla luce di tale consolidata affermazione si ritiene legittima il regolamento comunale che configura l’avvocatura comunale in forma di staff “con diretta connessione unicamente con il vertice decisionale dell’ente stesso“, prevedendo che “la responsabilità del Servizio Avvocatura è conferita dal Sindaco con proprio decreto“; tale norma regolamentare ha lo scopo di evitare ogni intermediazione di dirigenti di Area o di altre figure organizzative che possa ledere l’indipendenza della struttura.

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