Il Consiglio di Stato, (Sez. V), con sentenza del 1 marzo 2024, n. 2000, spiega le conseguenze delle dimissioni dell’avvocato dipendente dell’ente locale e incardinato nell’avvocatura interna sulle cause e i processi in corso
Licenziamento
La Cassazione (ordinanza n. 3990/2024) ha affermato che deve essere considerato legittimo il licenziamento per giusta causa, del dipendente che abbia abusato del proprio ruolo di consigliere, per assenze non collegate al proprio mandato elettorale
Attraverso la sentenza n. 4046/2024 la Cassazione ha confermato la nullità del licenziamento del dipendente
Attraverso l'ordinanza n. 1794 del 17 gennaio 2024 la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da una Azienda sanitaria in merito al licenziamento di una lavoratrice che aveva superato l'inidoneità lavorativa totale
La Cassazione (Sez. Lav.), con sentenza del 26 gennaio 2024, n. 2516 si pronuncia su un caso di licenziamento del lavoratore in malattia sorpreso a lavorare nel negozio della moglie
La Cassazione (sentenza n. 2833/2024) ha respinto il ricorso di una Camera di Commercio sull’asserita inidoneità del dirigente a svolgere il ruolo assegnatogli, nonché il suo licenziamento per asserita mancata esperienza pregressa nei ruoli della P.A.
Secondo la Cassazione (sentenza n. 2274/2024) se il giudizio sul primo licenziamento non è ancora giunto a pronuncia con sentenza passata in giudicato, il giudice adito deve pronunciarsi sulla legittimità o meno del secondo licenziamento e non sul nesso tra lo stesso ed il primo
Attraverso la sentenza n. 33958 del 5 dicembre 2023 la Cassazione ha rigettato il ricorso di un dipendente pubblico avverso il licenziamento disposto da una Azienda sanitaria
La Corte di Cassazione (Sez. Lavoro), attraverso la sentenza n. 24175/2023 ha ribadito che il datore di lavoro pubblico è legittimato a riprendere il procedimento disciplinare senza attendere che quello penale venga definito con sentenza irrevocabile
La Corte di Cassazione ha valutato la legittimità di un licenziamento di un dipendente che aveva rivolto allusioni verbali e fisiche a sfondo sessuale ad una collega, anche se a tale comportamento non erano seguite effettive aggressioni fisiche a contenuto sessuale