Statali: D’Alia, non abbiamo i soldi per il rinnovo

In mattinata l’appello dei sindacati: “La Commissione Lavoro della Camera respinga la richiesta del governo di prorogare il blocco”. Poi la risposta del ministro D’Alia: “Ne sarei felice, ma servirebbero 7 miliardi e le priorità sono altre”

“Dal punto di vista economico non ci sono le condizioni per reperire i 7 miliardi che servono per finanziare il contratto per i prossimi 3 anni”. Il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia replica ai sindacati che definiscono inaccettabile un altro anno di blocco dei contratti nel pubblico impiego e annunciano mobilitazione. Interpellato a margine della presentazione del rapporto dell’Antitrust a Montecitorio, D’Alia osserva che anche solo per il 2014 “ci sono tante priorità che è difficile trovare le risorse anche se ne sarei felice”. E conclude assicurando che invece il governo intende avviare la contrattazione con i sindacati “sulla parte normativa” del contratto.

È dunque respinta al mittente la richiesta dei sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa) rivolta all’XI Commissione che domani (19 giugno) esaminerà lo schema di decreto per la proroga del blocco della contrattazione. “Auspichiamo – avevano chiesto – che la Commissione Lavoro della Camera esprima parere negativo in merito al prolungamento del blocco dei contratti e delle retribuzioni nel lavoro pubblico. Sarebbe inaccettabile”. Non è pensabile che sindacati “lavoratrici e lavoratori già fortemente penalizzati sul piano economico siano chiamati a ulteriori sacrifici. Vogliamo un contratto vero che rinnovi la parte normativa e sostenga le retribuzioni dei dipendenti pubblici soprattutto se, in una fase di austerità e di ottusi tagli lineari, è ai lavoratori che si chiedono sforzi per modernizzare le pubbliche amministrazioni e aiutare il Paese nella ripresa. Il contratto è un diritto e speriamo che almeno la Commissione Lavoro riesca a farsi carico di ricordarlo al Parlamento e al governo”.

Richiesta sostenuta anche dalla Cgil. “Un ulteriore anno di proroga del blocco della contrattazione è assolutamente inaccettabile e la manifestazione di sabato prossimo lo dimostrerà”, afferma il segretario confederale della Cgil, Nicola Nicolosi. Misure che, secondo il dirigente sindacale, “stanno determinando una pesante perdita del potere di acquisto delle retribuzioni di 3,3 milioni di dipendenti pubblici, oltre l’impossibilità di gestire i processi di riforma della Pa”. Per Nicolosi “occorre che il governo in carica si esprima su questo tema evitando le ‘tante voci’ che si sono sentite negli ultimi tempi, riaprendo la stagione contrattuale ed in quella sede affrontando le questioni economiche e normative”.

(FONTE: www.rassegna.it)

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