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Il personale dei comuni italiani per genere e per regione [scheda n. 20]

Analizzando la ripartizione per genere del personale comunale, si osserva che oltre la metà, il 52,9%, è donna (Tabella 1).  In generale, è nei comuni delle regioni del nord e del centro, tranne che in quelli di Umbria e Marche, che si rileva un’incidenza percentuale di personale di genere femminile superiore al dato medio.  Nei comuni dell’Emilia-Romagna oltre due terzi (67,8%) del personale sono donne, così come in quelli della Lombardia, del Lazio e del Piemonte il rapporto è di circa 6 su 10.  Al contrario, nelle amministrazioni comunali delle regioni del sud la proporzione tra i generi si ribalta in favore degli uomini. In particolare, nei comuni della Campania l’incidenza percentuale del personale comunale di genere femminile si riduce a meno di un terzo del totale (29,8%).
Dall’osservazione dell’indicatore per le diverse cariche, si rileva come, tra i dipendenti comunali si assista ad un’equa rappresentanza dei generi, con una leggera prevalenza di quello femminile, il 53,2% del totale. Sono evidenti, però, le differenze nella composizione di genere tra i dipendenti dei comuni nelle varie regioni italiane: nei comuni del nord e del centro, ad eccezione di Umbria e Marche, l’incidenza percentuale di dipendenti di genere femminile è superiore alla media, al contrario, nei comuni delle regioni del sud, i valori sono inferiori.
Considerando l’indicatore per le altre cariche comunali, si evidenzia che poco meno della metà, il 48,8%, dei segretari comunali è donna, mentre solo il 13,5% dei 52 direttori generali è di genere femminile.  Tra i dirigenti comunali il dato si ferma al 33,8%, con differenze rilevanti nei comuni delle regioni del nord, in cui si rilevano valori superiori al dato medio (ad eccezione di Lombardia e Veneto). Al sud e nelle isole, solo nei comuni della Sardegna e della Calabria si supera il valore medio. Viceversa, l’incidenza percentuale di segretari comunali di genere femminile è superiore al dato medio in prevalenza nei comuni delle regioni del sud e delle isole, tranne che in quelli di Puglia e Basilicata, e del centro, con l’eccezione di quelli di Marche e Toscana.  Al nord, solo nelle amministrazioni comunali emiliano-romagnole, con il valore più elevato pari al 64,8%, e della Valle d’Aosta (52,2%), si ha un’incidenza di segretari comunali donne superiore al valore medio del 48,8%. 

Tabella 1 L’incidenza percentuale di personale di genere femminile nelle amministrazioni comunali, per regione, 2013 

Regione 

Dipendenti comunali 

Dirigenti comunali 

Segretari comunali 

Direttori generali 

Totale personale 

Piemonte 

61,7% 

38,4% 

45,6% 

28,6% 

61,2% 

Valle d’Aosta 

58,2% 

55,6% 

52,2% 

– 

58,0% 

Lombardia 

62,8% 

32,5% 

45,9% 

0,0% 

62,3% 

Trentino-Alto Adige 

57,0% 

39,3% 

36,7% 

– 

56,4% 

Veneto 

58,0% 

29,2% 

39,0% 

0,0% 

57,5% 

Friuli-Venezia Giulia 

59,2% 

39,3% 

44,3% 

– 

58,9% 

Liguria 

54,6% 

40,3% 

46,5% 

100,0% 

54,3% 

Emilia-Romagna 

68,2% 

43,8% 

64,8% 

0,0% 

67,8% 

Toscana 

56,3% 

35,0% 

46,4% 

11,1% 

55,9% 

Umbria 

52,7% 

32,6% 

55,0% 

100,0% 

52,4% 

Marche 

49,0% 

33,3% 

48,0% 

0,0% 

48,8% 

Lazio 

62,0% 

31,7% 

55,1% 

0,0% 

61,6% 

Abruzzo 

41,5% 

29,0% 

54,4% 

0,0% 

41,5% 

Molise 

34,7% 

26,5% 

62,7% 

– 

35,3% 

Campania 

29,6% 

25,3% 

53,4% 

0,0% 

29,8% 

Puglia 

41,2% 

26,0% 

44,8% 

0,0% 

41,0% 

Basilicata 

38,6% 

25,0% 

44,8% 

– 

38,6% 

Calabria 

33,3% 

34,4% 

51,7% 

– 

33,5% 

Sicilia 

47,3% 

31,7% 

50,0% 

33,3% 

47,2% 

Sardegna 

45,9% 

42,9% 

59,7% 

50,0% 

46,1% 

Totale 

53,2% 

33,8% 

48,8% 

13,5% 

52,9% 

In Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Basilicata e Calabria non vi sono amministrazioni comunali censite nelle quali siano presenti direttori generali.
Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2015 

Nei 7 anni considerati, la riduzione del numero complessivo di unità di personale comunale ha colpito in misura maggiore la componente di genere maschile (Grafico 1), che si è contratta di quasi il doppio (-34.194 unità) rispetto alla riduzione avvenuta a carico della componente femminile (-18.776).

Grafico 1 Il personale delle amministrazioni comunali italiane, per genere, 2007-2013

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, anni vari 

 

L’analisi dell’incidenza percentuale del personale di genere femminile sul totale conferma quanto sopra esposto. Infatti, il valore dell’indicatore è sempre cresciuto, anche se in misura minore tra il 2011 e il 2012, in tutte e 7 le annualità considerate (Grafico 2). Nel 2007 il personale di genere femminile rappresentava poco più della metà dell’universo complessivo, il 51,0%; nel 2013 l’incidenza delle donne sul totale raggiunge il 52,9%.  

 

Grafico 2 L’incidenza percentuale di personale di genere femminile nelle amministrazioni comunali, 2007-2013

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, anni vari


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