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La difesa del dipendente nel procedimento disciplinare
Se nel corso del procedimento si dispone il rinvio dell'audizione e non si perfeziona la comunicazione della nuova data di convocazione, il dipendente deve ritenersi convocato nella data originaria. Analisi della sentenza della Cassazione Civile, Sez. Lavoro, 6 marzo 2019, n. 6555

Se nel corso del procedimento disciplinare si dispone il rinvio dell’audizione e non si perfeziona la comunicazione della nuova data di convocazione, il dipendente deve ritenersi convocato nella data originaria. Se impedito a partecipare può inviare una memoria scritta. Sentenza della Cassazione Civile, Sez. Lavoro, 6 marzo 2019, n. 6555.

Massima

La violazione del termine e delle modalità per la convocazione a difesa disciplinati dall’art. 55 bis, commi II e IV, del d.lgs. n. 165 del 2001, può dare luogo alla nullità del procedimento e della conseguente sanzione disciplinare solo ove sia dimostrato dall’interessato di aver subito un pregiudizio al concreto esercizio del diritto di difesa.

Fatto

La Corte di Appello di Roma ha rigettato il reclamo proposto dall’Agenzia delle Entrate avverso la sentenza del Tribunale di Roma, che aveva dichiarato l’illegittimità del licenziamento intimato al lavoratore e aveva condannato l’Amministrazione alla reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro e al pagamento in favore del medesimo dell’indennità risarcitoria pari alle retribuzioni non corrisposte dalla data del licenziamento a quella della effettiva reintegrazione.
La Corte territoriale aveva accertato che l’amministrazione aveva adottato il provvedimento di rinvio dell’audizione del lavoratore in sede disciplinare, in origine disposta per il giorno 14.4.2015, al giorno 22.4.2015, data in cui era stato redatto il verbale di mancata audizione del lavoratore per assenza del medesimo…

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