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Il rinnovo del contratto decentrato
Nella maggior parte delle amministrazioni si sta costituendo il fondo per le risorse decentrate 2018 e si stanno avviando le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi decentrati integrativi in applicazione del CCNL 21 maggio 2018

di CARLO DELL’ERBA

Nella gran parte delle amministrazioni si sta costituendo il fondo per le risorse decentrate 2018 e si stanno avviando le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi decentrati integrativi in applicazione del CCNL 21 maggio 2018.
Si deve subito premettere che la contrattazione decentrata si presenta quanto mai complessa ed impegnativa: da un lato abbiamo la riconferma ed anzi, per molti versi, l’ampliamento della importanza del contratto decentrato e dall’altro abbiamo la difficoltà di ripartire le scarse risorse utilizzabili a fronte delle aspettative indotte dal contratto nazionale. Il fondo per la contrattazione decentrata, salvo che alla fine dell’anno il legislatore tolga di mezzo o attenui il vincolo di cui al d.lgs. n. 75/2017, per il quale non si possono superare le risorse destinate al salario accessorio nel 2016, non può aumentare, fatte salve alcune “bricioline”, mentre ci si attendono molti benefici: viene aumentata una posizione di progressione economica in ognuna delle 4 categorie, si istituiscono le indennità per le condizioni di lavoro e per i vigili che svolgono attività esterna (ambedue possono arrivare fino a 10 euro al giorno), si aumentano le misure massime delle indennità di specifiche responsabilità (fino a 3mila euro annui) e per le altre responsabilità (fino a 350 euro annui), si consente alla contrattazione decentrata di aumentare la misura della indennità di reperibilità, le indennità di posizione dei responsabili di posizione organizzativa possono essere aumentate fino a 16mila euro annui.
In questo ambito la contrattazione decentrata deve effettuare una scelta sulla sua decorrenza, il riferimento va alla sua applicazione immediata o al differimento della sua entrata in vigore al prossimo anno. Per cui si deve scegliere se dare corso, per l’anno 2018, alla semplice ripartizione del fondo sulla base delle regole dettate dai precedenti contratti nazionali ovvero se si devono applicare da subito le nuove regole contrattuali.
Sono assai utili, in questo ambito, le principali indicazioni contenute nel quaderno operativo n. 14 dell’ANCI “CCNL 21 maggio 2018 prima applicazione: il contratto integrativo ed il fondo risorse decentrate – Istruzioni tecniche, Linee guida, Note e modulistica”.

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