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Risarcimento per abuso del contratto a tempo determinato da parte della PA
Pubblichiamo le interessanti conclusioni dell'Avvocato generale della Corte di Giustizia europea riguardo alle conseguenze sanzionatorie dell’illegittimo ricorso al contratto a termine da parte della Pubblica amministrazione italiana.

Pubblichiamo le interessanti conclusioni dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea riguardo alle conseguenze sanzionatorie dell’illegittimo ricorso al contratto a termine da parte della Pubblica amministrazione italiana.

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5072 avevano affermato che i lavoratori del pubblico impiego con contratto a tempo determinato illegittimo hanno diritto a un risarcimento di un valore che può oscillare da un minimo di 2,5 a un massimo di 12 mensilità a seconda dell’anzianità di servizio e del comportamento delle parti. Questa forma di tutela rispetta gli obblighi europei che impongono alle leggi nazionali di contrastare l’abuso del contratto a termine senza imporre la stabilizzazione del rapporto di lavoro, che nell’ordinamento italiano contrasta con il principio dell’accesso alla Pubblica amministrazione solo tramite concorso.

A giudizio dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia ai giudici nazionali spetta assicurare il risarcimento del danno da perdita di chance (ove provato dal lavoratore) e la determinazione dell’indennità in funzione della durata del ricorso abusivo ai contratti a tempo determinato “o tramite l’effetto combinato di qualsiasi altra misura sanzionatoria prevista nel diritto nazionale”.

LEGGI le CONCLUSIONI dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea

LEGGI la SENTENZA n. 5072


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