Spoils system e nomine tecniche – Il Commento di G. Crepaldi

di G. Crepaldi

E’ illegittimo il provvedimento con il quale il Presidente della Regione Siciliana ha disposto il ritiro della designazione di un soggetto quale componente laico della Sezione consultiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione, indicando quale ragione giustificativa del ritiro quella della “natura fiduciaria dell’atto di designazione” e della “cessazione del mandato del soggetto designante”, nonché facendo generico riferimento ad un “mutamento della situazione di fatto che ha determinato una nuova valutazione dell’interesse pubblico originario”.
E’ questa la ratio decidendi della recente pronuncia del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sez. giurisdizionale, n. 163 del 16 giugno 2016, che opera una importante distinzione tra nomine fiduciarie e nomine tecniche.
Già in primo grado l’atto di ritiro veniva annullato in quanto le disposizioni regolanti l’esercizio del potere di nomina dei componenti laici del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana escludono del tutto una possibile incidenza di profili connessi alla persona del designante, o alla maggioranza politica di cui lo stesso sia espressione. Trattandosi di nomina ad una funzione giustiziale, le disposizioni richiamate hanno riguardo unicamente a profili di idoneità tecnico-professionale, nonché a requisiti di terzietà, indipendenza ed autonomia regolati da altre disposizioni del medesimo articolato normativo, con la conseguenza che la compatibilità costituzionale della figura prevista dall’autonomia speciale è subordinata al rigoroso rispetto del ridetto principio di terzietà, indipendenza ed autonomia. Un potere di nomina funzionale non all’interesse pubblico ad un corretto esercizio della funzione giustiziale, ma al legame personale o politico fra l’amministrazione regionale designante ed il designato, smentirebbe in radice tale posizione di terzietà (effettiva ed apparente).

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