Somme dovute per mansioni superiori: regime contributivo e tributario

In sede di esecuzione di un giudicato di una sentenza che ha accertato in modo definitivo il dovere della p.a. di corrispondere le differenze retributive a favore di alcuni suoi dipendenti per aver a suo tempo svolto mansioni superiori, per ciò che concerne le vicende inerenti al trattamento tributario delle somme stesse deve ritenersi che tanto l’accertamento quanto la liquidazione del credito spettante al lavoratore per differenze retributive vanno effettuati al lordo di quella parte delle ritenute previdenziali gravanti sul lavoratore stesso. E ciò perché al datore di lavoro è consentito di procedere alle ritenute previdenziali a carico di questi solo nel caso di tempestivo pagamento del relativo contributo, come s’evince dalla serena lettura dell’art. 19 della l. 218/1952.

Consiglio di Stato sez. IV 12/8/2016 n. 3629

 

Novità editoriale:

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Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego

di Livio Boiero

Il volume risulta importante sia per il datore di lavoro, che deve applicare le sanzioni, sia per il dipendente che si trova coinvolto in un procedimento disciplinare, al fine di impostare correttamente la propria difesa.
Il lavoro prende in considerazione anche le ultime novità in materia di whistleblowers e delle azioni del Governo assunte per contrastare il fenomeno del c.d. “furbetto del cartellino”.

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