Riforma PA: Anci, il contributo dei Comuni e’ fondamentale

Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, intervenendo sul tema dell’ordinamento nel corso dell’incontro “I sindaci d’Italia nell’aula di Montecitorio. Idee per il futuro del Paese” sul tema dell’immigrazione e asilo”, ha affermato come “la Riforma della Pubblica Amministrazione è uno dei temi centrali di questa stagione di riformismo della politica. Una stagione che vede i comuni protagonisti”.
Di Primio sottolinea come i sindaci siano pronti al confronto e convinti che le riforme possano avere successo se si fanno partendo dal basso ovvero coinvolgendo le autonomie locali. “Vogliamo essere protagonisti di questa stagione di riforma perché il comune è l’ente di prossimità al quale si rivolgono tutti: da chi vuole lavoro e chi ha bisogno di una casa. Si chiede a sindaco di fare qualcosa”. In questo senso, “noi non abbiamo bisogno di indicatori e sondaggi perché quotidianamente tastiamo il polso del paese”.
 
Ci hanno costretto a contribuire al risanamento del paese – ha detto Di Primio – e abbiamo tagliato dove potevamo. Noi facciamo sacrifici ma vediamo anche sperperi di denaro pubblico a livello centrale”.
 
Vogliamo maggiore autonomia – ha aggiunto – anche sulle scelte del personale dei nostri enti e ’l’esigenza di procedere ad un rinnovamento generazionale nel comparto pubblico è un dato di fatto. Nei Comuni oltre il 50% del personale ha piu’ di 50 anni e nel sottoinsieme dei dirigenti questa percentuale supera il 70%. Auspichiamola riforma della dirigenza di vertice e il rafforzamento delle figure apicali degli enti stessi”. Infine, “siamo d’accordo e apprezziamo la Riforma della Pa ma fateci partecipi”.

Danilo Toninelli, vice presidente della Commissione affari costituzionali, rispondendo al sindaco Di Primio: “La riforma dell’ordinamento degli enti locali comprime la democrazia, complica e non semplifica”, sottolineando come l’annunciata cancellazione delle province e la contemporanea istituzione delle città metropolitane non abbiamo portato a dei cambiamenti in positivo poiché “si è invertito ordine logico delle riforme”.

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