Province: pubblicate le linee guida sul personale

Sono state pubblicate le linee guida per applicare le norme sul personale contenute nella legge di stabilità 2015 nel complesso intreccio con la legge Delrio, contenute nella circolare 30 gennaio 2015, n. 1 del Ministero per la semplificazione e la p.a. con il Ministero per gli affari regionali e le autonomie. Tali istruzioni modificano per sempre la fisionomia degli enti provinciali, in attesa della loro definitiva cancellazione inserita nel disegno di legge costituzionale.

La logica ispiratrice della circolare è quella di rafforzare le forme di tutela offerte ai dipendenti delle province e di garantire un elevato grado di flessibilità nell’applicazione valorizzando gli spazi lasciati all’osservatorio nazionale e, soprattutto, a quelli regionali, cui sono assegnati veri e propri poteri di indirizzo assai rafforzati. Da sottolineare che alla circolare viene allegato un cronogramma assai importante per la definizione delle scadenze e dei soggetti che sono direttamente responsabilizzati e coinvolti. (per un primo commento si veda l’articolo “I tagli alle province e le limitazioni alle assunzioni“)

Entro il 2016 si attuerà il più grande processo di mobilità dei dipendenti pubblici mai realizzato nel nostro Paese che dovrebbe coprire l’intero numero dei dipendenti previsti in uscita dalle piante organiche provinciali. Il numero esatto di lavoratori coinvolti dovrebbe essere di circa 15mila, (vanno sottratti gli operatori dei centri per l’impiego, dei quali dovrebbe occuparsi direttamente il Jobs Act), così come coloro che avrebbero le carte in regola per la pensione prima del 2016 (requisiti pre Fornero), quando si chiuderà l’iter di mobilità pilotata.

C’è tempo fino al 1° marzo 2015 per Province e Città metropolitane al fine di individuare i dipendenti che dovranno essere coinvolti all’interno del processo di redistribuzione degli incarichi. I limite è definito in un taglio che va in riduzione del 30 e del 50% in base alla spesa per il personale. Entro fine mese, poi, dovranno essere diramate le liste definitive.

Tutto, naturalmente, dipende dalle funzioni che devono essere state assegnate a comuni o regioni, le quali per prime dovranno allargare i propri organici, dal momento che dovranno integrare la quota più ampia di lavoratori. Stessa linea dovrà essere seguita anche da Stato e Comuni, gli altri due livelli in cui saranno dirottati i lavoratori delle province in esubero.

Contratto di solidarietà. Ci sarà anche questa opzione, nel caso in cui dovessero esaurirsi le riserve per gli esuberi, e rimanessero alcuni dipendenti da collocare in mobilità. In tal caso, orari e compensi dovranno essere ridefiniti ad hoc.

Collocamento in disponibilità. Altra via prevista per gli esuberi extra, è quella di vedersi riconosciuti due anni di stipendio all’80%, seguito, non in modo tassativo, dal licenziamento.

Precari: per effetto della legge Delrio la loro definitiva stabilizzazione , prevista secondo la normativa del governo, per il 2016, viene rinviata al 2018


Città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni

di Luciano Vandelli

La legge Delrio, 7 aprile 2014, n. 56 commentata comma per comma

Con la collaborazione di Pietro Barrera, Tiziano Tessaro, Claudia Tubertini
Presentazione di Graziano Delrio

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