Prima dell’assunzione per scorrimento della graduatoria, si deve effettuare la procedura di mobilità?

L'Esperto Risponde

Pubblichiamo la risposta dell’Esperto, Vincenzo Giannotti, ad un quesito formulato da un nostro abbonato sulla possibilità di assumere una unità lavorativa, Area C posizione economica C1, utilizzando i resti assunzionali dell’ultimo triennio, mediante scorrimento di una graduatoria, relativa ad un pubblico concorso.

» Quesito

In particolare il Comune chiede:

  • prima dell’assunzione, per scorrimento, deve effettuare la procedura di mobilità?
  • è possibile, in contemporanea a tale scorrimento, effettuare, lo scorrimento di una graduatoria relativa ad un concorso interno per il passaggio dall’area B all’Area C?
  • se il dipendente collocato in posizione utile a ricoprire il posto non è in possesso del diploma di laurea costituisce impedimento?

» Risposta

Prima dello scorrimento di qualsiasi graduatoria l’ente deve effettuare sia la mobilità volontaria (prevista dall’art.30 del D.Lgs.165/01) che quella obbligatoria (prevista dal successivo l’art. 34 bis) pena la nullità degli atti compiuti in violazione delle disposizioni legislative.

In caso di esito negativo delle citate mobilità, sarà possibile ricorrere allo scorrimento della graduatoria vigente, supponendo che la stessa sia stata emessa per part time al 70% come la nuova assunzione che si intende effettuare.

In merito ad uno scorrimento di un concorso interno, escluso sia per la mancata ultravigenza delle graduatorie (era possibile effettuarlo fino al d.lgs.150/09), sia per il numero del personale da assumere limitato alle sole decisioni iniziali previste per il bando interno di nomina del numero di vincitori.
A partire dal d.lgs.150/2009 (c.d riforma Brunetta) i concorsi interni non possono essere più espletati ma è possibile stabilire una percentuale del 50% di riserva per i concorsi indetti da riservare la personale interno che abbia i requisiti per il posto da ricoprire (nel caso di specie la cat. C di un ente pubblico non economico richiede il possesso della laurea). Va detto che le disposizioni del d.lgs.75/2017 aprono in modo limitato (20% dei posti messi a concorso per categoria) alla possibilità di attivare i concorsi interni, ma anche in questo caso risulta ineludibile il possesso del diploma di laurea per le categoria C.

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