Oltre le differenze retributive l’uso prolungato delle co.co.co. non produce risarcimento del danno

Approfondimento di V. Giannotti

A differenza della costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato che, in caso di utilizzazione oltre il limite massimo (trentasei mesi), danno diritto al danno risarcibile per perdita di chance dovuta alla mancata conversione del contratto di lavoro nella PA a tempo indeterminato, l’uso simulato delle collaborazioni coordinate e continuative, prolungate oltre il limite consentito, ammettono esclusivamente la corresponsione delle sole differenze retributive. Sono tale le conclusioni cui è pervenuta la Cassazione.

La vicenda

Un collaboratore con rapporto di lavoro autonomo coordinato e continuativo ha convenuto il Comune in giudizio al fine di fare accertare la natura subordinata del rapporto di lavoro intercorso con il Comune per oltre sette anni, chiedendo in pagamento sia le differenze retributive dovute per le attività svolte quale Istruttore amministrativo categoria Cl del CCNL Autonomie Locali, sia la conversione del contratto a tempo indeterminato o in subordine indennità risarcitoria prevista dall’art. 18 della L. n. 300 del 1970.

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