Miglioramento della Pubblica Amministrazione: il primo ok in Cdm

È stato pubblicato venerdì pomeriggio, sul portale del Governo, il comunicato stampa del Consiglio dei ministri che si è svolto giovedì sera a Palazzo Chigi. Il ritardo è stato dovuto alla mancata sintesi, tra le due forze di maggioranza, sulle bozze di intesa sull’autonomia differenziata di 3 Regioni: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Secondo quanto riportato dal comunicato, nel corso della riunione, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Erika Stefani, ha illustrato i contenuti dei testi e “il Cdm ne ha preso atto e condiviso lo spirito” senza precisare altro in proposito.

Fra i provvedimenti discussi, va segnalato nello specifico il disegno di legge, approvato dal Cdm su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, che delega il Governo ad adottare, entro 18 mesi dall’approvazione, uno o più decreti legislativi per il miglioramento della Pubblica Amministrazione, con particolare riguardo a una complessiva riforma del lavoro alle dipendenze delle PA.

Tra le novità introdotte segnaliamo: “l’obbligo dei dirigenti di adeguare la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell’organizzazione e dell’incarico dirigenziale svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane, anche mediante la presenza quotidiana nella sede di lavoro; l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione della performance coordinato dal Dipartimento della funzione pubblica, finalizzato anche all’individuazione e condivisione delle buone pratiche in materia di gestione del ciclo della performance; il coinvolgimento di utenti in rapporto diretto con l’amministrazione; l’utilizzazione di soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di un’effettiva competenza in materia di organizzazione amministrativa e di gestione delle risorse umane”.

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