L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari nelle aziende sanitarie

Approfondimento di S. Simonetti

L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (UPD) è lo specifico organismo che ogni pubblica amministrazione deve costituire per gestire i procedimenti disciplinari. Con l’entrata in vigore del d.lgs. 75/2017 le competenze di questo Ufficio si sono notevolmente aggravate, avendo in pratica assorbito per intero la competenza dell’azione disciplinare nei confronti dei dipendenti. Se in capo al responsabile della struttura è ora rimasta la sola sanzione del rimprovero verbale, per le aree dirigenziali la competenza dell’UPD è totale in quanto, come è noto, per i dirigenti non è previsto il rimprovero verbale.

L’UPD è espressamente previsto dall’art. 55-bis, comma 2 del d.lgs. 165/2001, novellato dall’art. 13 del d.lgs. 75/2017, come già sopra ricordato. La previsione normativa in realtà risale alla prima versione del decreto 165, cioè al d.lgs. 29/1993 che all’art. 59 aveva introdotto l’ufficio. Vale solo la pena di ricordare che prima del 1993 nelle unità sanitarie locali i procedimenti disciplinari erano gestiti da una Commissione paritetica amministrazione/sindacati – disciplinata dalle leggi regionali e composta anche di 30 componenti – e le regole erano quelle del TU del 1957 al quale rinviava espressamente l’art. 51 del DPR 761/1979.

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