L’indizione di un nuovo concorso e la stabilizzazione del personale

Approfondimento di Vincenzo Giannotti

di VINCENZO GIANNOTTI

I giudici amministrativi affrontano il problema della legittimità nell’indizione di un nuovo concorso rispetto alla stabilizzazione del personale che abbia raggiunto i requisiti previsti dalla normativa vigente, giudicando ampia la discrezionalità dell’amministrazione e recessivo l’interesse degli stabilizzandi, tali sono le conclusioni della sentenza 6327/2018 del TAR del Lazio.

La vicenda

Una precaria storica di un comune impugna la decisione contenuta nel fabbisogno del personale 2018-2020 dove è stato indicato un percorso assunzionale dove si prevedeva in parte di procedere alla copertura di posti vacanti in dotazione organica mediante stabilizzazione del personale precario e, in parte, di procedere all’indizione di un concorso pubblico esterno escludendo immotivatamente la citata precaria, che ha adito il giudice amministrativo, al fine di vedersi riconoscere il diritto alla sua stabilizzazione, con previo annullamento della decisione del Comune di aver deciso la copertura di posti vacanti mediante indizione di un concorso pubblico, avendo in tal modo posto in essere una disparità di trattamento tra identiche figure di precari all’interno dell’Ente.

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