Le novità per gli incarichi di collaborazione

Approfondimento di C. Dell'Erba

Per i collaboratori coordinati e continuativi vi sono tre importanti elementi di novità introdotti dal D.Lgs. n. 75/2017: la possibilità di essere stabilizzati tramite concorsi riservati nel tetto del 50% della capacità assunzionali ordinarie e delle risorse destinate alle assunzioni flessibili nel triennio 2015/2017; la possibilità di sommare i periodi prestati a questo titolo con quelli di assunzione con rapporto di lavoro subordinato per conseguire la soglia minima triennale per la stabilizzazione anche diretta; il divieto di conferire a partire dal prossimo 1 gennaio nuovi incarichi aventi questa natura se caratterizzati dal dato della etero direzione con riferimento ai tempi ed ai luoghi di lavoro.
Sono queste le più importanti indicazioni dettate in tema di collaborazioni coordinate e continuative dalla recente circolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 3 dello scorso 23 novembre “indirizzi operativi in materia di valorizzazione dell’esperienza professionale del personale con contratto di lavoro flessibile e superamento del precariato”.

Il divieto di conferire nuovi incarichi di co.co.co.

La circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce che, sulla base delle previsioni contenute nel D.Lgs. n. 75/2017, a partire dal prossimo 1 gennaio 2018 le amministrazioni pubbliche (fatte salve le eccezioni previste dal legislatore per gli enti di ricerca) non potranno conferire nuovi incarichi di collaborazione coordinata e continuativa e non potranno neppure dare corso a proroghe degli stessi, ferme restando le stesse condizioni iniziali. Ricordiamo che il divieto di rinnovo di questi incarichi è già in vigore da alcuni anni.

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NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

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